Città del Vaticano , 01 March, 2020 / 12:10 AM
Anche oggi “Satana irrompe nella vita delle persone per tentarle con le sue proposte allettanti”, mescola la sua alle “tante voci che cercano di addomesticare la coscienza”, invita a “lasciarsi tentare per sperimentare l’ebbrezza della trasgressione”. Ma “ben presto ci si rende conto che più ci allontaniamo da Dio, più ci sentiamo indifesi e inermi di fronte ai grandi problemi dell’esistenza”. E poi annuncia: "Purtroppo, a causa di un raffreddore, non potrò partecipare agli esercizi spirituali della Curia romana. Seguirò da qui".
Gli esercizi spirituali di Quaresima della Curia Romana si terranno ad Ariccia, come di consueto, da oggi al 7 marzo, guidati dal gesuita padre Pietro Bovati. È la prima volta che Papa Francesco non parteciperà agli esercizi spirituali.
Prima della preghiera dell’Angelus, Papa Francesco affronta il tema delle tentazioni, commentando il Vangelo del giorno, quello in cui Gesù nel deserto, dopo 40 giorni di digiuno, viene tentato per tre volte dal diavolo. Giornata quasi piovosa a Roma, e prima volta di Papa Francesco nel Palazzo Apostolico in tre giorni. Per una lieve indisposizione, infatti, il Papa ha annullato tutti gli impegni a palazzo, e ha tenuto la sua agenda degli appuntamenti nella Domus Sanctae Marthae, dove risiede.
“L’esperienza di Gesù – commenta Papa Francesco – ci insegna che la tentazione è il tentativo di percorrere vie alternative a quelle di Dio, vie che ci danno la sensazione dell’autosufficienza, del godimento della vita fine a se stesso”. Ma tutto questo è “illusorio”, ammonisce il Papa.Il quale poi descrive le tentazioni di Gesù.
La prima è quella della fame, perché il diavolo chiede a Gesù di trasformare le pietre in pane. Ma Gesù si richiama a Mosè e al lungo cammino del popolo di Israele nel deserto, “in cui ha imparato che la sua vita dipende dalla parola di Dio”.
Al secondo tentativo, racconta Papa Francesco, “il diavolo si fa più astuto”, cita la Scrittura che dice che Gesù sarà soccorso dagli angeli, e mette in luce la sua strategia, che “è chiara: se tu hai tanta fiducia nella potenza di Dio, allora sperimentala”.
Anche in questo caso, “Gesù non si lascia confondere, perché chi crede sa che Dio non lo mette alla prova, ma ci si affida alla sua bontà” e dunque risponde con un’altra citazione delle scritture: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”.
Papa Francesco quindi spiega che il terzo tentativo “rivela il vero pensiero del diavolo”, ovvero: “poiché la venuta del Regno dei cieli segna l’inizio della sua sconfitta, il maligno vorrebbe distogliere Gesù dal portare a compimento la sua missione, offrendogli una prospettiva di messianismo politico”.
Gesù, però “respinge l’idolatria del potere e della gloria umana, e, alla fine, scaccia il tentatore”. Ed è solo allora che a Gesù “si avvicinano gli angeli per servirlo”.
Papa Francesco commenta che uno è l'insegnamento di questo passo del Vangelo. Ed è che "Gesù non dialoga con il diavolo, Gesù risponde con la parola di Dio, non con la sua parola. E tante volte, nella tentazione, noi dialoghiamo con il diavolo. Mai dialogare con il diavolo. Gesù fa due cose con il diavolo: lo scaccia via o risponde con la Parola di Dio".
Come è successo con Gesù, anche oggi il diavolo “irrompe nella vita delle persone” e ci porta a "vie alternative alla parola di Dio", perché "tanto Dio è misericordioso, prenditi un giorno di gioia".
E per questo Papa Francesco conclude pregando “la Vergine Maria, la Madre di colui che ha schiacciato il capo del serpente”, di aiutarla in “questo tempo di Quaresima ad essere vigilanti di fronte alle tentazioni, a non sottometterci a nessun idolo di questo mondo, a seguire Gesù nella lotta contro il male”.
Dopo l'Angelus, Papa Francesco dice di essere "rattristato per le notizie che arrivano di tanti isolati, tanti uomini, donne bambini lasciati via a causa della guerra, tanti migranti che chiedono rifugio nel mondo e aiuto. In questi giorni, la cosa è diventata molto forte. Preghiamo per loro"
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