Roma, 05 February, 2020 / 4:00 PM
Nel quattordicesimo anniversario della morte la diocesi di Roma ricorda Don Andrea Santoro, il sacerdote fidei donum, con due celebrazioni e un incontro.
Sono passati 14 anni da quel 5 febbraio 2006, quando un uomo entrò nella chiesa dove don Andrea Santoro era raccolto in preghiera, a Trabzon, in Turchia, e lo uccise con due colpi di pistola che trafissero lui e la Bibbia che teneva tra le mani, al grido di “Allah è grande”.
Mercoledì 5, alle 19, la basilica di Santa Croce in Gerusalemme ospita una celebrazione presieduta dal vescovo ausiliare Gianpiero Palmieri. Ieri anche una veglia di preghiera nella parrocchia Santi Fabiano e Venanzio – comunità che fu a lungo guidata da don Andrea – presieduta dal parroco, don Fabio Fasciani.
Ancora, domenica 16 febbraio, alle 16.30, è in programma un approfondimento della spiritualità di don Santoro nella parrocchia di Gesù di Nazareth – di cui don Andrea fu parroco dal 1981 al 1993 – con l’arcivescovo Giuseppe Mani, emerito di Cagliari.
Come ogni anno, un piccolo gruppo di pellegrini è partito da Roma alla volta di Trabzon, per ricordare il sacerdote.
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