Città del Vaticano , 16 November, 2019 / 2:00 PM
Il negro Manuel, il servo originario di Capo Verde alla cui storia è legata nel Seicento l’origine della devozione alla Vergine di Lujan, l’immagine mariana più venerata dell’Argentina, a cui anche papa Francesco è molto legato. Ed è stato questo uno dei tempi dei colloqui tra il presidente di Cabo Verde e Papa Francesco prima e la Segreteria di Stato poi.
Diciannove minuti di colloquio, con l’aiuto dell’interprete, tra Papa Francesco e Jorge Carlos Fonseca, presidente di Capoverde che guida il Paese dal 2011 e che oggi è al secondo mandato di presidenza. È il secondo incontro tra i due: Fonseca era già stato in visita da Papa Francesco nel 2013.
Dopo l’incontro con Papa Francesco, il presidente si è incontrato con il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, e con il “viceministro degli Esteri” vaticano, monsignor Miroslaw Wachowski.
Si legge nel bolletino della Sala Stampa che nel corso dei colloqui, definiti “cordiali”, “sono state evocate le buone relazioni bilaterali, ulteriormente rafforzate dall’Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica di Cabo Verde, entrato in vigore il 3 aprile 2014”.
In più, le parti hanno espresso “soddisfazione per i passi positivi recentemente intrapresi per l’implementazione di parte del medesimo Accordo, auspicandone la completa attuazione nel prossimo futuro”.
Santa Sede e Capo Verde hanno anche parlato della “importanza dell’educazione morale e religiosa nelle scuole pubbliche del Paese volta alla promozione dei valori della famiglia e della società”.
Il comunicato sottolinea che "si è accennato, inoltre, al processo di beatificazione dello schiavo Manuel, di origine capoverdiana" e che "successivamente, si è fatto riferimento ad alcune questioni d’interesse nazionale e regionale, tra le quali il fenomeno migratorio e il mantenimento della pace in Africa occidentale”.
Il processo di beatificazione del Servo Manuele era stato aperto dal Cardinale Aurelio Poli a Buenos Aires nel 2016.
Manuel era nato nel 1604 a Capo Verde, allora colonia portoghese e triste crocevia del commercio degli schiavi. A 25 anni era stato venduto e condotto in Brasile al servizio del capitano portoghese Andrea Juan, e fu battezzato lì nella notte di Natale del 1629.
Il capitano Juan era poi partito per una missione particolare: portare un’immagine della Vergine Immacolata all’amico Antonio Farías de Sáa, che l’aveva chiesta per una cappella che stava costruendo a Sumampa, nella regione di Santiago del Estero. E Andrea Juan delegò poi al fidato negro Manuel il compito di completare via terra la consegna. Ma al secondo giorno di marcia, quando il carro su cui viaggiava l’immagine giunse presso il rio Lujan, i buoi si fermarono e non ne vollero più sapere di continuare la marcia. Fu allora proprio Manuel a interpretare il segno dicendo che era la Madonna ad aver scelto di fermarsi proprio lì.
Nasce così la Madonna di Lujan. Manuel chiese al proprio padrone di poter consacrare la sua vita a quel luogo, desiderio al quale Andrea Juan acconsentì. Nacque così la devozione verso la Vergine di Lujan, da un altro uomo molto semplice come l’indios Juan Diego di Guadalupe.
Manuel restò sempre il custode della devozione alla Madonna, e a Lujan si sposò anche,.
L’incontro tra il presidente e Papa Francesco era cominciato lievemente in ritardo (le 10.09 piuttosto che le 10 previste), e il Papa ha scherzato sottolineando che “si può dialogare con i terroristi, ma non con il protocollo”.
Il presidente Fonseca ha regalato tre piccole sculture, e sottolineato che si tratta di un omaggio alla musica di Capoverde.
Papa Francesco, come di consueto, ha regalato cinque documenti del pontificato, commentando con la battuta “Questa è una biblioteca”. I documenti sono: le esortazioni Evangelii Gaudium, Amoris Laetitia, Christus Vivit e Gaudete et exsultate e l’enciclica Laudato Si. Quindi, un medaglione che rappresenta San Pietro nel 1597, fatto da un artista che lavora in Vaticano, il messaggio per la Giornata Mondiale della Pace autografato dal Papa al mattino e la dichiarazione sulla Fratellanza Umana che Papa Francesco ha firmato ad Abu Dhabi.
Capo Verde è stato il primo Paese ex coloniale a siglare un accordo con la Santa Sede, già nel 2013. In una intervista con ACI Stampa, il cardinale capoverdiano Gomes notò che comunque il colonialismo non era finito, ma era ancora presente come colonizzazione ideologica, spesso menzionata da Papa Francesco.
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