Città del Vaticano , 11 September, 2019 / 9:01 AM
Un viaggio all’insegna della pace, della difesa dell’ambiente, della lotta alla corruzione quello di Papa Francesco in tre paesi africani vicini e per molti aspetti diversi.
La pace è la questione principale in Mozambico che da decenni la guerriglia delle bande armate. Una pace che sembra quasi raggiunta ma che nello stesso tempo sfugge ancora.
Una situazione che porta miseria, corruzione, ma dove brillano anche realtà come il centro DREAM dove le “forze buone” lavorano per sconfiggere l’ AIDS e la disperazione.
Poi il Madagascar, terra bellissima, isola nell’ Oceano ricca di bellezze e luogo di incontro di culture. Qui il tema ambientale si intreccia ancora con la povertà che però va combattuta con lo spirito giusto, come quello che anima Padre Pedro nel villaggio Akamasoa, luogo di riscatto e rinascita.
Infine la terza tappa nell’isoletta di Maurizio, paese in forte sviluppo e pieno di giovani che però affrontano le stesse sfide dell’Occidente, i rischi della globalizzazione.
I giovani che poi sono gli stessi del Madagascar cui aveva detto che Gesù è l’unico che crea nuovi orizzonti.
Ci sono poi nel viaggio quelle visite intime e private, che segnano la giornata e Papa Francesco ricorda il rischio della mondanità anche a chi vive nella contemplazione .
La prima rilettura del viaggio la fa come sempre in aereo al rientro Papa Francesco, poi stamattina alla udienza generale.
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