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Un servizio di EWTN News

Letture, San Malachia tra storia e mistero

"Durante l'ultima persecuzione di Santa Romana Chiesa siederà Pietro Romano che pascera' il gregge in mezzo a molte tribolazioni". Così tragicamente si concludono le profezie  sui papi universalmente note come le profezie di Malachia, poiché attribuite al santo irlandese.

E su di esse, soprattutto in occasione dell'evento choc del 2013, ossia le dimissioni di papa Benedetto XVI,  si sono versati fiumi di inchiostro, si sono citate a proposito e a sproposito, sono state prese in seria considerazione e sono state accuratamente smontate e prese di mira come un abile "falso"... Ma non è facile eludere la domanda  che inevitabilmente portano con se': davvero siamo arrivati alla fine dei tempi? O della Chiesa stessa? Domande che non cessano di stimolare la fantasia, le meditazioni, le riflessioni e anche le angosce di molti. Del resto, come l'autore rimarca fin dalle prime pagine, l'uomo ha sempre avuto il bisogno di conoscere il futuro, ma questo desiderio, spesso funesto, non si deve confondere con l'azione dei profeti, che parlavano in nome di Dio.

Paolo Gulisano,  saggista  molto prolifico,  che si è cimentato con i temi e con i personaggi più svariati, da Chesterton e padre Brown, da Tolkien e il Signore degli anelli, dall'Irlanda e la sua  cultura, ora affronta la questione in un saggio appena pubblicato dalla casa editrice Ancora,  intitolato "Malachia tra storia e misteri".
Le profezie sono prese in considerazione,  naturalmente,  studiate e analizzate, ma l'intento dell'autore è soprattutto quello di far riemergere dalle nebbie del passato,  e in particolare dell'ignoranza,  la figura affascinante di San Malachia. E con lui una cospicua parte della storia delle Chiesa, a cominciare da quello che accadde dell'Irlanda evangelizzata dal grandissimo carisma di san Patrizio.

In modo godibile, grazie ad una scrittura scorrevole e brillante, che poi è la sua cifra,   Gulisano rievoca la storia di san Malachia, ricca di eventi e di misteri, essenzialmente una grande storia di fede e di amore per Dio e la sua bontà infinita. Il santo irlandese deve la sua celebrità in particolare alle profezie legate ai papi, profezie che gli vennero attribuite a partire dal XVI secolo, esito di una visione ricevuta durante un pellegrinaggio a Roma. Si tratta di una serie di brevi oracoli  che illustrano le caratteristiche principali dei pontefici e la successione dei pontificati, a partire da quello di Celestino II - eletto nel 1143 - fino a Pietro II. Dopo le 111 descrizioni viene indicata con brevità e drammaticità l'avvento di un'ultima persecuzione che affliggera' il popolo cristiano quando  sul soglio pontificio siederà "Petrus Romanus". A questo punto si compirà la fine del mondo.

 Ora, sempre secondo l'elenco di Malachia - anche se l'attribuzione delle profezie è ancora oggetto di discussione tra gli studiosi e gli appassionati - i 111 pontefici sono passati e Benedetto XVI risulterebbe l'ultimo papa dell'elenco profetico. Con Francesco sarebbe dunque arrivato il momento dei Tempi ultimi? La domanda rimbalza, angosciante e impegnativa, e ovviamente l'autore non la elude,  anzi la sviluppa in una analisi personale e ricca di risvolti. Tenendo presente che sono sempre più numerosi coloro che  vedono nei nostri tempi i segni di questo avvento,  a cominciare dalla vita della fede.

Misteri e storia, grande storia, quella di Malachia. Come spiega l'autore,  il futuro santo rinunciò alla sede primaziale irlandese,  dopo aver cercato per molti anni di riportare pulizia e ordine nella chiesa fondata da san Patrizio.  Lasciò la sua Irlanda e se ne andò a Chiaravalle,  dal formidabile san Bernardo,  di cui diventò grande amico, e che scrisse una biografia di Malachia -escludendo le profezie, e ci sono varie interpretazioni sul perché l'avrebbe fatto - e tornò in patria per introdurvi il monachesimo cistercense, forte, efficace e capace di far rinascere il cattolicesimo irlandese. Il racconto di Gulisano fa anche scoprire com'è nata l'Abbazia di Chiaravalle, una vera epopea che entusiasma e rincuora.

Se sulle profezie interpretazioni e ipotesi si possono rincorrere, abbracciare o smontare, di certo la storia di Malachia rappresenta un capitolo importante della storia  medievale, che dovrebbe essere conosciuta. In realtà questo è un problema di fondo: non conosciamo la storia della fede e della Chiesa, non ne conosciamo i protagonisti, non si conosce davvero  l'origine della nostra civiltà.  Ma si è sempre pronti a criticarla,  ad additarne le colpe, a chiedere ossessivamente che si penta dei suoi errori,  come un perfetto e vuoto mantra politically correct.

Paolo Gulisano, Malachia tra storia e mistero, edizioni Ancora, pp.144, euro 16

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