Città del Vaticano , 28 June, 2019 / 12:52 AM
Il vostro è “un servizio quanto mai necessario, che sottolinea il primato di Dio nella vita delle persone, favorendo la comunione nella Chiesa”. Lo ha detto Papa Francesco, ricevendo oggi in udienza le Delegazioni della Rete Mondiale di Preghiera del Papa.
Riferendosi alla testimonianza di un sacerdote di Taiwan, il Papa ha osservato che “è bello sapere che i cinesi, al di là delle difficoltà di diversa natura, si possono sentire realmente uniti nella preghiera, trovando in essa un valido sostegno nella conoscenza e nella testimonianza del Vangelo. La preghiera suscita sempre sentimenti di fraternità, abbatte le barriere, supera i confini, crea ponti invisibili ma reali ed efficaci, apre orizzonti di speranza”.
“Tutti noi, pastori, consacrati e fedeli laici - ha aggiunto il Pontefice - siamo chiamati a calarci nella storia concreta delle persone che ci stanno accanto soprattutto pregando per loro, assumendo nella preghiera le loro gioie e le loro sofferenze. Risponderemo così all’appello di Gesù che ci chiede di aprire il nostro cuore ai fratelli, specialmente a quanti sono provati nel corpo e nello spirito. E’ importante parlare dei fratelli: o benedirli o chiacchierare, e questo è brutto, Gesù mai chiacchierava. Sparlare degli altri è un cammino di distruzione”.
Ricordando poi l’odierna solennità del Sacro Cuore di Gesù, il Papa ha voluto ribadire che “il Cuore di Cristo è talmente grande che desidera accoglierci tutti nella rivoluzione della tenerezza. La vicinanza al Cuore del Signore sollecita il nostro cuore ad avvicinarsi con amore al fratello, e aiuta a entrare in questa compassione per il mondo. Siamo chiamati ad essere testimoni e messaggeri della misericordia di Dio, per offrire al mondo una prospettiva di luce dove sono le tenebre, di speranza dove regna la disperazione, di salvezza dove abbonda il peccato”.
Altro compito fondamentale - ha detto ancora Francesco è quello di “aiutare le nuove generazioni a crescere nell’amicizia con Gesù attraverso l’incontro intimo con Lui nella preghiera, nell’ascolto della sua Parola, accostandosi all’Eucaristia per essere dono di amore al prossimo. Bisogna insegnare a pregare ai bambini: loro arrivano subito al Cuore di Gesù”.
Poi ecco un altro punto cruciale, che il Papa ripete quasi quotidianamente: l’incontro tra giovani e anziani per imparare a ragionare con il cuore anche attraverso la via dell’intercessione. E infine l’esperienza della preghiera nel mondo digitale che “avvicina anziani e giovani, aiutandoli a dare nuova vitalità al tradizionale apostolato della preghiera. È necessario che la missione della Chiesa si adegui ai tempi e utilizzi gli strumenti moderni che la tecnica mette a disposizione. Si tratta di entrare negli areopaghi moderni per annunciare la misericordia e la bontà di Dio. Occorre prestare attenzione, però, a servirsi di questi mezzi, specialmente della rete di Internet, senza diventare servi dei mezzi. Bisogna evitare di diventare ostaggi di una rete che prende noi, invece di pescare pesci, cioè attirare anime per portarle al Signore”.
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