Città del Vaticano , 27 June, 2019 / 11:30 AM
"Senza i marittimi, l’economia globale si fermerebbe; e senza i pescatori molte parti del mondo soffrirebbero la fame. Vorrei far giungere la mia stima e il mio incoraggiamento ai marittimi e pescatori che voi incontrate, molti dei quali lavorano, per lunghi periodi, a migliaia di chilometri di distanza dal loro Paese e dalle loro famiglie". Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza i partecipanti all’Incontro per Cappellani e Volontari di Stella Maris - Apostolato del Mare.
Oltre alla lontananza, il marittimo - ha ricordato Francesco - può essere segnato da abusi, ingiustizie, trafficanti di uomini, sfruttamento. "Oltre ai pericoli della natura, devono affrontare quelli degli uomini, quali la pirateria o gli attacchi terroristici. Solcano gli oceani e i mari del mondo, approdando in porti dove non sempre sono ben accolti".
Ai cappellani e volontari di Stella Maris il Papa ha ricordato dunque la peculiare "missione di essere presenti per portare la Buona Novella del Signore, nel composito e multiforme mondo marittimo". Ai marittimi - ha spronato - "con compassione e discrezione, date loro la possibilità di aprire il cuore, e questa è la prima cosa, molto preziosa, soprattutto per persone che hanno ben poche occasioni di farlo. Il vostro servizio ai marinai e ai pescatori è anzitutto quello di ascoltarli, ascoltare le loro preoccupazioni materiali e spirituali".
L'azione è poi conseguente all'ascolto. Bisogna dunque - è stato l'invito conclusivo del Pontefice - "a raddoppiare gli sforzi per affrontare questioni che sono troppo spesso il risultato dell’avidità umana. Penso alla tratta di esseri umani, al lavoro forzato e alla violazione di diritti umani e del lavoro di tanti uomini e donne che vivono e lavorano nei mari. Col vostro servizio potete contribuire a ridare a queste persone il senso della loro dignità. Anche grazie a voi le persone più vulnerabili possono ritrovare la speranza di un futuro migliore. Il vostro impegno può aiutarle a non arrendersi di fronte a una vita precaria e a volte segnata dallo sfruttamento".
Al termine dell'udienza Papa Francesco ha annunciato di aver concesso ai Cappellani di Stella Maris le licenze concesse ai missionari della misericordia. "Tanti marinai - ha detto il Pontefice - si accosteranno ai cappellani e sacerdoti con problemi di coscienza che li fanno soffrire tanto e che mai avranno avuto la possibilità di buttare fuori. In queste circostanze, lontano dalla casa, dalla patria, forse un dialogo con il cappellano può aprire orizzonti si speranza. Io vi dico: siate misericordiosi. E per aiutare questa misericordia io concedo a tutti i cappellani del mare le stesse licenze che ho dato ai missionari della misericordia".
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