L’Apostolato del Mare fu fondato a Glasgow, il 4 ottobre 1920, e lì si sarebbe dovuto tenere un Congresso Mondiale per celebrarne il centenario nel 2020. Ma ci fu la pandemia, e il Congresso si svolge quest’anno, riunendo cappellani e volontari delle cappellanie del mare da tutto il mondo, per affrontare le sfide e l’impegno pastorale richiesto dall’avere a che fare con i lavoratori del mare. A loro, Papa Francesco ha inviato un messaggio, ribadendo l’impegno per aiutare i lavoratori del mare ad affrontare le loro difficili condizioni di lavoro.
I lavoratori del mare sono spesso costretti lontano da casa, in condizioni difficilissime, con contratti di lavoro che a volte rasentano la schiavitù e l’impossibilità di vedere terra per diverso tempo. Ora, con la crisi del Coronavirus, hanno dovuto persino prolungare il loro turno di lavoro, sono rimasti ancora più a lungo lontano da casa per via della chiusura dei confini, e sono a volte colpiti anche dallo stigma del possibile contagio.
"Senza i marittimi, l’economia globale si fermerebbe; e senza i pescatori molte parti del mondo soffrirebbero la fame. Vorrei far giungere la mia stima e il mio incoraggiamento ai marittimi e pescatori che voi incontrate, molti dei quali lavorano, per lunghi periodi, a migliaia di chilometri di distanza dal loro Paese e dalle loro famiglie". Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza i partecipanti all’Incontro per Cappellani e Volontari di Stella Maris - Apostolato del Mare.
C’è anche il Myanmar al centro delle preoccupazione del Congresso Internazionale sulla pesca promosso dall’Apostolato del Mare. E non c’è da meravigliarsi. Il caso dei Rohingya nasce, in fondo, come un caso di pescatori rifiutati da ogni nazione, e lasciati praticamente in balia delle onde e senza patria.
Il dramma dello sfruttamento, che diventa quasi un vero e proprio traffico di esseri umani, che colpisce un settore del lavoro poco conosciuto come quello della pesca, nonostante questo settore sia considerato tra i più pericolosi del mondo. Su tutto questo la Santa Sede punterà i riflettori nel Congresso Internazionale dell’Apostolato del Mare, che si terrà a Kaohsiung, Taiwan, dall’1 al 6 ottobre.
Con un congresso internazionale dell’Apostolato del Mare a Taiwan, dall’1 al 7 ottobre, la Santa Sede alzerà la voce – tra le poche organizzazioni internazionali a farlo – sul problema del “traffico di esseri umani” e delle nuove schiavitù che sono legate al mondo della pesca. Ed è un congresso che ha vari significati.