Città del Vaticano , 26 June, 2019 / 9:56 AM
E' l'ultima Udienza Generale di Papa Francesco prima della pausa estiva. In una Piazza San Pietro, calda e assolata, il Pontefice continua le meditazioni sugli Atti degli Apostoli: la vita della comunità primitiva tra l’amore di Dio e l’amore ai fratelli.
"Il frutto della Pentecoste, la potente effusione dello Spirito di Dio sulla prima comunità cristiana - inizia così il Papa la sua catechesi - fu che tante persone si sentirono trafiggere il cuore dal lieto annuncio il kerygma della salvezza in Cristo e aderirono a Lui liberamente, convertendosi. Circa tremila persone entrano a far parte di quella fraternità che è l’habitat dei credenti ed è il fermento ecclesiale dell’opera di evangelizzazione. Il calore della fede di questi fratelli e sorelle in Cristo fa della loro vita lo scenario dell’opera di Dio che si manifesta con prodigi e segni per mezzo degli Apostoli. Lo straordinario si fa ordinario e la quotidianità diventa lo spazio della manifestazione di Cristo vivo".
Francesco arriva al cuore della meditazione di oggi: "Diversamente dalla società umana, dove si tende a fare i propri interessi a prescindere o persino a scapito degli altri, la comunità dei credenti bandisce l’individualismo per favorire la condivisione e la solidarietà. Non c'è posto per l'egoismo se sei cristiano. La prossimità e l’unità sono lo stile dei redenti. Vicini, ma non per sparlare. Per aiutarsi uno con l'altro. La Chiesa dunque è la comunità capace di condividere con gli altri non solo la Parola di Dio, ma anche il pane".
"Proprio perché sceglie la via della comunione e dell’attenzione ai bisognosi, questa fraternità che è la Chiesa può vivere un’autentica vita liturgica - spiega Papa Francesco - il racconto degli Atti ci ricorda che il Signore garantisce la crescita della il perseverare dei credenti nell’alleanza genuina con Dio e con i fratelli diventa forza attrattiva che affascina e conquista molti, principio grazie al quale vive la comunità credente di ogni tempo".
L'Udienza si è svolta in due gruppi - come ha spiegato il Papa durante i saluti - un gruppo in Piazza e un gruppo in Aula Paolo VI. Sono in particolare gli ammalati, che hanno seguito l'Udienza dal maxischermo per il caldo torrido di Roma.
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