Roma, 25 June, 2019 / 4:00 PM
Ormai è tempo di vacanze, e per molti, soprattutto giovani, è anche tempo di campi scuola e gite formative in montagna.
Cè un posto in Italia che unisce storia e natura con un po’ di nostalgia. Canale d’ Agordo. Il Paese sulle Dolomiti magare non dice molto ai più giovani, ma certamente è nella memoria di chi ha qualche anno in più. Canale D’ Agordo è il paese natale di Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I il Papa dei 33 giorni, il Papa per cui Karol Wojtyła ha scelto di chiamarsi Giovanni Paolo invece di Stanislao come avrebbe voluto.
Albino Luciani è nata a Forno di Canale che oggi si chiama Canale D’Agordo il 17 ottobre del 1912, la sua vita di seminarista, sacerdote, vescovo, cardinale e Papa, lo ha portato lontano della sue montagne ma per conoscere lui e la storia di questa regione ci sono tante “tappe” e tracce da seguire. A cominciare dalla casa natale dove Luciani andava spesso a trovare i familiari, una tipica casa di campagna. E naturalmente il paesino al centro della valle del Biois incorniciata dalla vette delle Pale di San Martino, del Civetta, della Marmolada.
La storie del paese è antica raccontata dalla piazzetta cinquecentesca e dalla chiesa di San Giovanni Battista. E poi le case affrescate con i santi e la Madonna, i fienili che qui si chiamano tabià, e l’antico municipio, la Casa delle Regole, del 1640.
La chiesa di San Giovanni è una pieve del XIII secolo, un luogo dove la famiglia Luciani ha vissuto i momenti fondamentali della vita religiosa. E dove si trova anche il fonte battesimale dove il piccolo Albino divenne cristiano.
Dalla piazza che oggi è intitolata a Papa Luciani parte una Via Crucis che arriva alla “ Cavallera” dopo due chilometri di panorami montani. Le formelle di bronzo incastonate nella roccia dolomia sono un’opera contemporanea.
Per coloro che oltre alla montagna amano la storia c’è nella Casa Parrocchiale di San Giovanni una ricca mostra fotografica della vita di Albino Luciani.
E’ documentata anche la visita di Giovanni Paolo II del 26 agosto del 1979 quando si recò nel primo anniversario della elezione del suo predecessore a celebrare la messa.
Per chi ha voglia di una passeggiata c’è da visitare la chiesa di San Simon a Vallada Agordina. Qualche chilometro tra i boschi per arrivare a questo meraviglioso monumento di stile gotico alpino. La prima testimonianza di questa chiesa risale al 1185 quando Papa Lucio III la nomina in una bolla.
Affreschi del ‘500e un altare a portelle di stile tedesco meritano una visita.
Per chi infine vuole riscoprire un habitat quasi scomparso c’è la Valle di Garés con il suo biotopo, un lago alpino e un habitat unico per la ricchezza di animali.
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