Città del Vaticano , 08 June, 2019 / 6:50 PM
Appuntamento per tutti i fedeli della diocesi di Roma in piazza San Pietro, oggi, per partecipare alla Veglia di Pentecoste presieduta da Papa Francesco.
Il Papa celebra la Messa Vespertina nella Vigilia di Pentecoste sul Sagrato della Basilica Vaticana ed esclama subito nell’omelia: “Lo Spirito Santo sgorga dal grembo di misericordia di Gesù Risorto, riempie il nostro grembo di una misura buona, pigiata, colma e traboccante di misericordia e ci trasforma in Chiesa-grembo di misericordia, cioè in una madre dal cuore aperto per tutti!”.
“Quanto vorrei che la gente che abita a Roma riconoscesse la Chiesa – dice il Papa a tutti i fedeli della capitale presenti - ci riconoscesse per questo di più di misericordia, per questo di più di umanità e di tenerezza, di cui c’è tanto bisogno! Si sentirebbe come a casa, la casa materna dove si è sempre benvenuti e dove si può sempre ritornare”.
“Dio ci lascia fare per un po’ – spiega il Papa - in modo da farci sperimentare fino a che punto di male e di tristezza siamo capaci di arrivare senza di Lui… Ma lo Spirito del Cristo, Signore della storia, non vede l’ora di buttare all’aria tutto, per farci ricominciare!”.
“Che cosa celebriamo oggi, tutti insieme, in questa nostra città di Roma?” – domanda Francesco - Celebriamo il primato dello Spirito, che ci fa ammutolire di fronte all’imprevedibilità del piano di Dio, e poi trasalire di gioia: Allora era questo che Dio aveva in grembo per noi!: questo cammino di Chiesa, questo passaggio, questo Esodo, questo arrivo alla terra promessa, la città-Gerusalemme dalle porte sempre aperte per tutti, dove le varie lingue dell’uomo si compongono nell’armonia dello Spirito”.
L’appuntamento di oggi si presenta come un’altra “tappa” nel cammino pastorale della diocesi di Roma, di fatto avviato dal Santo Padre lo scorso 9 maggio con l’assemblea diocesana nella basilica di San Giovanni in Laterano: “Dobbiamo tradurre l’orientamento datoci dal nostro vescovo - ha annunciato il cardinale Angelo De Donatis, vicario generale del Papa per la diocesi di Roma, in una lettera a parroci, diaconi, religiosi, religiose, responsabili di movimenti e aggregazioni laicali della diocesi, resa nota dal Vicariato- in gesti concreti e in scelte pastorali che ci aiutino a percorrere un’altra tappa del nostro cammino, che inizia fin da ora e proseguirà lungo tutto il prossimo anno pastorale”.
“Lasciamoci allora prendere per mano dallo Spirito e portare in mezzo al cuore della città per ascoltarne il grido, il gemito. Per metterci in ascolto del grido della città di Roma, anche noi abbiamo bisogno che il Signore ci prenda per mano e ci faccia scendere in mezzo ai fratelli che abitano nella nostra città, per ascoltare il loro bisogno di salvezza, il grido che arriva fino a Lui e che noi abitualmente non udiamo”, conclude così il Papa la sua omelia.
La celebrazione si prolungherà, al termine della Messa, riaccompagnando processionalmente l’icona della Madonna del Divino Amore a piazza di Porta Capena. Tutti i fedeli che lo desiderano potranno, poi, vivere anche l’esperienza del pellegrinaggio notturno al Santuario del Divino Amore.
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