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Un servizio di EWTN News

Un anno speciale dedicato al medico dei poveri, San Riccardo Pampuri

A 30 anni dalla sua canonizzazione, avvenuta nel 1989 ad opera del Santo Papa Giovanni Paolo II, il 1° maggio di quest'anno si apre il "Giubileo di San Riccardo Pampuri". Figura emblematica dei Fatebenefratelli, Fra Riccardo con il suo amore incondizionato verso Dio e verso i poveri e gli ammalati, incarnava perfettamente lo spirito di Ospitalità e di Carità professato qualche secolo prima dal Fondatore dell’Ordine, San Giovanni di Dio.

“È un evento importantissimo sia per noi della Provincia sia per la Diocesi di Pavia dalla quale è partita l’idea di aprire un anno giubilare, ossia un anno in cui le persone che pregheranno sulla tomba di Fra Riccardo potranno acquisire l’indulgenza plenaria, ma soprattutto fare esperienza dell’incontro con questo grande Santo che noi definiamo come il medico santo”, ha commentato in un’intervista all’ufficio stampa del Fatebenefratelli Fra Massimo Villa, Superiore della Provincia Lombardo-Veneta dell’Ordine.

“Per celebrare questo anno speciale – ha continuato Fra Massimo - oltre alla cerimonia di apertura del 1° maggio con l’Eucarestia presieduta dal Cardinale Mauro Piacenza, come Provincia stiamo organizzando un pellegrinaggio – al quale sono invitati a partecipare sia i religiosi che i collaboratori – nei luoghi di Fra Riccardo, in particolare a Trivolzio presso la Chiesa a lui dedicata, dove è custodito il suo corpo, e presso la Cappella della Casa di riposo Fatebenefratelli, dove è custodita la reliquia del suo cuore, simbolo dell’amore di questo religioso verso l’umanità sofferente. Egli infatti, quando si recava a far visita ai malati, non si preoccupava solo della loro salute, ma portava anche cibo, farmaci e quanto altro di cui avessero bisogno”.

Fra Riccardo – al tempo Erminio – nasce a Trivolzio (Pavia) nel 1897, decimo di undici figli. Rimasto orfano all’età di 11 anni, viene affidato agli zii materni. Laureatosi in medicina, diventa medico condotto a Morimondo (Milano) e – una volta diventato Fatebenefratello nel 1927 – pratica la sua professione al servizio dei più bisognosi nelle varie strutture dell’Ordine sparse nel nord Italia. Già cagionevole di salute, muore all’età di 33 anni a causa della tubercolosi.

“Ancora oggi Fra Riccardo continua a fare il medico curando i corpi e le anime, intercedendo presso il Signore per le persone che si affidano a lui e portando davanti a Dio i loro bisogni fisici e spirituali, perché il Signore possa essere la medicina per la loro salute ma soprattutto la salvezza per la loro anima”, conclude il Superiore.

 

 

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