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Un servizio di EWTN News

Le stazioni quaresimali, San Pietro e la sua Fabbrica una lunga storia d'arte

La V domenica di quaresima, l’ultima, il cammino stazionale  si ferma di nuovo presso la tomba dell’ Apostolo Pietro in Vaticano.

Una delle caratteristiche della Basilica è al lunga storia della costruzione. A Roma per dire che una cosa va per le lunghe si dice appunto: è come la Fabbrica di San Pietro.

Certo la costruzione della più grande chiesa del mondo non è stata realizzata in poche settimane e proprio a questo serviva la Fabbrica, che, come per ogni duomo o cattedrale, gestiva i lavori.

Con la costituzione apostolica del 4 dicembre 1988 Pastor Bonus Giovanni Paolo II Wojtyla (1978-2005) nell’art. 192 delineò definitivamente le competenze e le prerogative della Fabbrica di San Pietro tuttora vigenti: “la Fabbrica di San Pietro continuerà ad occuparsi di tutto quanto riguarda la Basilica del Principe degli Apostoli, sia per la conservazione e il decoro dell’edificio, sia per la disciplina interna dei custodi e dei pellegrini che vi entrano per visitarla, con le proprie leggi”.

Ma la storia è ovviamente lunga.

La Fabbrica nasce sotto  Niccolò V a metà del 1400  quando vennero avviati i lavori di rifacimento del coro della Basilica di San Pietro.

Ma fu Papa Giulio II Della Rovere all’inizio del 1500 che rimise mano alla riedificazione della plurisecolare basilica costantiniana ormai in rovina. 

Nel 1505 il pontefice definì la Fabbrica di San Pietro come l’istituzione preposta in modo specifico al cantiere cinquecentesco della Basilica Vaticana. 

Nel 1524 Clemente VII De Medici nominò una commissione di sessanta membri scelti tra i funzionari della Curia romana, di ogni nazionalità e forniti di particolare perizia tanto nella parte architettonica, quanto in quella economica, come in quella legale. 

Il Collegio era alle immediate dipendenze della Santa Sede, disponeva di un proprio Tribunale e di rappresentanti nelle ventiquattro “commissarie” dello Stato Pontificio. 

Paolo V Borghese ad inizio del 1600 istituì la Sacra Congregazione della Fabbrica di San Pietro e la eresse a Congregazione Pontificia. Era composta da dieci cardinali e diversi prelati; tra questi permaneva l’arciprete di San Pietro, con carica di Prefetto, al quale si affiancavano l’uditore generale delle cause e il tesoriere della Camera Apostolica, il prefetto e l’uditore decano delle cause del Palazzo Apostolico, etc.

Pio IX soppresse il Tribunale della Fabbrica e le 24 Commissarie e dei Commissari della Sacra Congregazione di Roma, nelle città e Diocesi dello Stato Ecclesiastico.

Con la riforma operata da Pio X le attribuzioni della Sacra Congregazione della Reverenda Fabbrica di San Pietro vennero compresse entro limiti ancora più ristretti, relegando il suo ruolo alla sola amministrazione dei beni ed alla conservazione e manutenzione della Basilica di San Pietro. Paolo VI soppresse la Sacra Congregazione della Reverenda Fabbrica di San Pietro che venne ridotta a semplice Amministrazione Palatina.

 

 

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