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Un servizio di EWTN News

Papa Francesco aprirà il portone della nuova Chiesa di San Giulio a Roma

Papa Francesco domenica prossima visiterà la parrocchia di San Giulio a Monteverde a Roma. La Chiesa riaprirà dopo che nel 2016 crollò il solaio della struttura. Sono stati tre anni intensi di lavori e attesa. Papa Francesco aprirà il portone della nuova Chiesa. ACI Stampa ha raccolto l’emozione del parroco, Padre Dario Frattini.

Don Dario come ha saputo della visita di Papa Francesco?

L’ho saputo tramite il Cardinale Angelo De Donatis, proprio perché dopo questi anni di intenso lavoro della ricostruzione della Chiesa sarebbe stato bello far vedere al Papa questo bello impegno. Abbiamo costruito insieme al Vicariato di Roma, grazie ai lavori seguiti da Don PierLuigi Tolti. Era il 29 gennaio, me lo ricorderò sempre e abbiamo fatto questa proposta al Cardinale Vicario. Di conseguenza Papa Francesco ha accettato.

Come vi state preparando? Come accoglierete il Papa?

C’è una doppia preparazione: la preparazione da parte della comunità. Quella da parte degli ammalati, dei fidanzati, di coloro che continuano il cammino dopo il matrimonio, della Caritas, della commissione liturgica e catechesi. Perché la parrocchia è divisa in tre grandi commissioni: in liturgia, catechesi e caritas. Queste tre commissioni saranno visitate da Papa Francesco. Poi ci siamo noi sacerdoti a livello spirituale. E’ stato un anno intenso, bello. Una volta al mese da Ottobre a Marzo è venuto un vescovo dei settori di Roma e ha tenuto una catechesi sul popolo di Dio. Questo per noi è stato importante. Tutti sono coinvolti. E poi c’è la preparazione con la Chiesa nuova costruita. C’è anche la tensostruttura che stiamo terminando. A livello tecnico e pratico ci stiamo preparando. Sono tre anni e mezzo che ci sono questi lavori e la comunità ha vissuto tutto questo.

Don Dario quale sarà il programma della visita del Papa alla parrocchia di San Giulio ?

Lui arriverà alle 15e45 circa. Farà una prima visita a un gruppo di ammalati. Poi al piano superiore incontrerà la realtà del presepe vivente. Poi i fidanzati e i novelli sposi. Sono tante, sedici coppie. Poi il Papa incontrerà la commissione Caritas e la liturgia, i responsabili e alcuni rappresentanti. Per l’emergenza freddo quest’anno abbiamo ospitato molti ragazzi e questi saranno presenti. E infine i gruppi di preghiera. Poi il Papa visiterà la ditta Fratelli Marano insieme ai responsabili del Vicariato che hanno seguito i lavori. L’ultimo grande saluto sarà alla commissione catechesi. Sono 300-400 persone. Poi naturalmente saluterà i sacerdoti. In seguito ci sarà una piccola merenda, ci sarà anche la confessione di qualche fedele e poi ci sarà il momento della Messa. Infine, il momento più atteso. Papa Francesco aprirà il portone nuovo della Chiesa ristrutturata.

Don Dario, cosa dirà lei a Papa Francesco?

Nel saluto dirò al Papa soprattutto grazie. Grazie perché siamo felicissimi della sua presenza. Siamo uniti come comunità cristiana, anche ai momenti di prova e di sofferenza che sta vivendo. Vogliamo dirgli che non è solo e che preghiamo per lui. Infine noi gli regaleremo tutto quello che abbiamo raccolto in queste domeniche di Quaresima per il progetto della Caritas Diocesana “Cosi in cielo così in strada”. Penso che ne sarà felice.

 

 

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