Città del Vaticano , 20 March, 2019 / 11:00 AM
“In questi giorni, grandi inondazioni hanno seminato lutti e devastazioni in diverse regioni del Mozambico, dello Zimbabwe e del Malawi. A quelle care popolazioni esprimo il mio dolore e la mia vicinanza”. È questo l’appello di Papa Francesco durante i saluti nell’Udienza Generale odierna in Piazza San Pietro.
“Affido le molte vittime e le loro famiglie alla misericordia di Dio – continua il Papa - e imploro conforto e sostegno per quanti sono colpiti da questa calamità”.
Con il ciclone tropicale Idai, si è aperto ora un nuovo capitolo dell'emergenza imposta dalla tempesta che nella sola città di Beira, la seconda del Mozambico, ha danneggiato e distrutto il 90% delle infrastrutture e delle abitazioni. Si tratta infatti ora di assistere circa 850.000 persone. Il ciclone ha cominciato la sua fase violenta in Mozambico per poi continuare la sua corsa nel vicino Zimbabwe, distruggendo strade, scuole, case e perfino una diga. Molti i villaggi sommersi dalle acque. Le agenzie delle Nazioni Unite e la Croce Rossa si sono mobilitate per raggiungere la popolazione.
Tra i gruppi presenti all'Udienza generale di oggi, c'è anche "La Carovana della Terra". L’iniziativa speciale è nata nel 2015 per promuovere la pace e l’abolizione delle armi nucleari. Alcuni bambini, di religioni diverse, hanno chiesto a Papa Francesco di spegnere insieme a loro la Fiamma della Pace, come gesto simbolico che prelude al futuro di un mondo denuclearizzato.
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