Roma, 04 March, 2019 / 10:00 AM
Le famiglie i bambini, nel cuore del Papa. Prima della messa nella Parrocchia di San Crispino il Papa ha incontrato ieri pomeriggio i piccoli e con loro e i genitori ha avuto una simpatico scambio di battute a cominciare dal senso del Battesimo “un primo passo per tutta la vita cristiana. Comincia a svilupparsi: Dio entra nel cuore dei bambini, è come un sigillo che non se ne andrà mai, è il Signore, la sua presenza”.
Una strada lunga e non facile “perché sono tanti i problemi dei bambini: oggi è malato, domani è capriccioso, dopodomani questo e quell’altro… Ma voi accompagnate i bambini nella crescita: nella crescita fisica, che sia sana; nella crescita umana, psicologica; e nella crescita spirituale. È il primo passo. E accompagnateli sempre! Quando il bambino, la bambina ha accanto a sé papà e mamma, si sente sicuro. Accanto, ma un po’ a distanza, che si sentano liberi, ma sanno che se c’è qualcosa li hanno a portata di mano. E questo, loro lo sentono: loro sanno quando papà e mamma sono vicini. E questo è una sicurezza. Ma sanno anche che papà e mamma li fanno crescere un po’ da soli, guardandoli da lontano… Questa è la saggezza che tutti voi avete. Lasciarli crescere, che si sentano ognuno una persona, ma con la sicurezza di essere protetti.E pregate per i vostri bambini: affidateli al Signore, alla Madonna, perché li custodiscano. E loro pregano per voi”.
E ai bambini il Papa spiega cosa è lo “spirito del mondo” e domanda ai piccoli: “ chi è il padrone dello spirito pagano, allontanato da Dio, quello che si chiama lo spirito del mondo?” Il diavolo rispondono i bambini. “Ecco. Esiste, sì, è vero, ed è il nostro nemico più grande. È quello che cerca di farci scivolare, nella vita. È quello che mette nel nostro cuore i desideri brutti, i pensieri brutti e ci porta a fare le cose brutte, le tante cose brutte che ci sono nella vita, per finire nelle guerre...”
E per sconfiggere il diavolo si deve pregare: “come possiamo comportarci noi per difenderci da queste bastonate che ci dà il diavolo, che è il padrone del mondo? Come possiamo? Prima di tutto, con la preghiera. Voi pregate?....Chi ci difende dal diavolo è… Gesù! Gesù è il Signore, Lui comanda. E cosa faceva Gesù, quando era sulla terra, con il diavolo? “Vattene via”, gli diceva.... Per questo, pregare Gesù perché allontani da noi il diavolo, perché non lo lasci venire da noi. Voi sapete qual è la qualità più grande che ha il diavolo? Perché ha delle qualità: è intelligentissimo, più intelligente dei teologi! E’ intelligentissimo, e questa è una qualità. Ma la qualità, il modo di essere più grande che ha il diavolo è la cattiveria....Ma ce n’è un’altra, ancora di più, nei nostri confronti.
Come riesce a mettersi nella nostra vita? Qual è la strada che usa?... Non sento… Lo dirò io: il diavolo è un bugiardo. È un bugiardo. Perché ti dice: guarda che cosa bella, questa… E fa lo stesso che fa il serpente con l’uccellino: lo guarda, lo addormenta e poi se lo mangia. Il diavolo con noi, ti fa vedere le cose e ti dice: “Questo è bello, ti farà bene, non obbedire a papà e mamma, non fare questo, vai per questa strada, ti farà bene”, e poi ti lascia da solo e tu sarai sconfitto. Nel Vangelo lo si chiama il padre della menzogna. Dio è il Padre della bontà. Questo non può essere padre della bontà, perché è cattivo, come hai detto tu: è cattivo cattivo! Ma per farsi vedere buono, dice le bugie....Bugiardo. “Vattene via, bugiardo!”, così dobbiamo dirgli.
Poi, come difendersi? Con la preghiera. Perché viene l’attacco. Vai da Gesù, che mai ha detto una bugia. Gesù non sa dire bugie. Gesù sempre ci dice la verità. A volte non ci piace, perché ci sono delle verità dolorose, ma Lui le dice....Buono, veritiero: sempre dice la verità.
Invece- continua il Papa in dialogo con i bambini - Il diavolo fa l’opposto di quello che dicono i Comandamenti”.
Poi il pensiero va a Maria: “La Madre di Dio. È Lei che ha portato Gesù da noi. E per difenderci dal bugiardo, il diavolo, bisogna andare anche dalla Madonna, da Maria e dire: “Madre, aiutami, come hai aiutato tuo Figlio Gesù”. La preghiera. E poi, parlare con i catechisti, parlare a casa: “Ma… mi viene in mente questo, quest’altro…”. Il dialogo. Il dialogo con la gente buona. Con il sacerdote, con le catechiste, con gli amici buoni. Preghiera e dialogo”.
Poi una riflessione sugli errori, gli sbagli, tutti possono sbagliare: “E come non sbagliare? Prima di tutto, pensare bene alle due scelte, qual è la più buona, che sembra così. Poi, chiedere consiglio a casa, alle catechiste, al prete, al sacerdote, al vescovo. Chiedere consiglio: “Io vorrei fare questo, quest’altro: cosa devo fare?”. E pregare. In questo modo metteremo alla prova le due possibilità e sceglieremo la più grande”.
E aggiunge una nota: “quando sono con i bambini, con i ragazzi, sento gioia perché vedo che Gesù è tra voi, che voi avete aperto il cuore a Gesù e Gesù viene da voi. Il cuore è sempre aperto a Gesù: se noi abbiamo il cuore chiuso, Gesù non può entrare. E sento la gioia di vedere che voi avete voglia di aprirvi a Gesù”.
Con i più grandi il Papa parla del Cresima e del cammino di formazione dopo la Cresima: “ tanti, fatta la Cresima, dicono addio al parroco e non tornano fino al momento del matrimonio...è bello andarsene dopo la Cresima e non tornare più fino al momento del matrimonio? No, questo non è bello. La Cresima è il sacramento che vi dà la forza, la forza per lottare, per andare avanti, per vincere nella vita. Non è il sacramento dell’addio alla parrocchia”. La cresima è invece “Forza: forza per vivere come cristiano, per lottare, perché viene in te lo Spirito Santo che ti aiuta. E la Cresima ci aiuterà ad andare avanti nella vita, a lottare e soprattutto vi darà una cosa bellissima: perché viene lo Spirito Santo, e lo Spirito Santo porta un regalo molto grande: la gioia. La Cresima vi darà la gioia”.
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