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Paolo Vian è il nuovo vice prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano

Il sigillo dell'Archivio Segreto Vaticano

Un nuovo viceprefetto per l’Archivio Segreto Vaticano. Paolo Vian, finora scriptor latinus dell’Archivio Segreto e direttore del dipartimento dei Manoscritti della Biblioteca Apostolica vaticana, è stato nominato da Papa Francesco all’incarico di numero due dell’Archivio Segreto vaticano.

L’Archivio Segreto Vaticano conserva documenti della Santa Sede che si distribuiscono in 85 chilometri di scaffali. L’archivio è detto “segreto” non perché inaccessibile, ma perché legato alla Segreteria del Papa. Ed infatti l’archivio è di poprietà del Papa, che ne detiene il governo. Il Vaticano si è dotato dell’archivio nel 1612, più di quattrocento anni fa, per raccogliere tutti i documenti della Chiesa Universale.

L’Archivio è collegato alla Biblioteca Apostolica Vaticana, e l’Archivista Bibliotecario è attualmente l’arcivescovo Tolentino Mendonça.

Prefetto dell’Archivio Segreto vaticano è, dal gennaio 1997, il vescovo Sergio Pagano. Viceprefetto  stato è dall’ottobre 2013 Paolo Cherubini. Scaduto il mandato di quest'ultimo, è stato nominato viceprefetto il professor Vian.

Classe 1957, fratello del direttore emerito dell’Osservatore Romano Gian Maria Vian, Paolo Vian è nel personale di ruolo della Biblioteca Apostolica Vaticana dal 1983, e da lì è salito passo dopo passo di livello, fino ad essere nominato nel 1999 scriptor latinus e nel 2003 direttore del Dipartimento dei Manoscritti.

Ha insegnato dal 1989 al 1998 Codicologia nella presso la Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, e dal 1995 al 2005 Paleografia medievale nella scuola superiore degli studi francescani e mediavali, presso l’allora Pontificio Ateneo Antonianum.

Vian è membro della Società Internazionale di Studi Francescani, e dal 1993 è membro della redazione della “Rivista della Storia della Chiesa in Italia, mentre dal 1996 è socio corrispondente dell’Istituto Nazionale di Studi Romani e dal 1997 membro corrispondente di Monumenta Germaniae Historica, mentre dal 2019 è parte del comitato scientifico dell’Archivum Franciscanum Historicum.

Dal 1881, su decisione di Leone XIII, l’archivio pontificio è aperto agli studiosi di qualsiasi paese e religione, e attualmente sono accreditati presso l’Archivio 1200 studiosi da 60 Paesi del mondo.

Sono accessibili alla consultazione solo i documenti precedenti al febbraio 1939. Paolo VI volle che sotto il Cortile della Pigna in Vaticano fosse costruito un nuovo archivio, un bunker sotterraneo che copre 85 chilometri lineari di scaffali, con un patrimonio di 600 fondi archivistici che coprono un arco cronologico di dodici secoli.

Nelle nomine di oggi, Papa Francesco ha nominato membri del Consiglio Scientifico dell'Agenzia della Santa Sede per la Valutazione e la Promozione della qualità delle Università e Facoltà Ecclesiastiche (AVEPRO): Salvatore Loiero, Docente di Teologia presso l'Università di Friburgo; don Mauro Mantovani,, Rettore della Pontificia Università Salesiana e Presidente della CRUPR; padre Đình Anh Nhue Nguyén, O.F.M. Conv., Preside della Pontificia Facoltà Teologica San Bonaventura; Suora Mary Melone, S.F.A., Rettore della Pontificia Università Antonianum; Isabel Capeloa Gil, Presidente della FIUC; Caty Duykaerts, Direttrice dell'AEQES; Fiona Hunter, Direttore Associato presso il CHEI-Università Cattolica di Milano.

C'è un'altra nomina vaticana da considerare, sebbene non inclusa nel bollettino della Sala Stampa della Santa Sede: il vescovo Enrico dal Covolo, rettore della Pontificia Università Lateranense dal 2010 al 2018, è stato nominato assessore del Pontificio Comitato di Scienze Storiche. Ne dà notizia l'Agenzia di Informazioni Salesiana. La figura dell'assessore non è mai stata presente nei 65 anni di storia del Comitato. Si tratta, dunque, di un incarico ad hoc, come lo è stato quello di assessore per monsignor Dario Edoardo Viganò, già prefetto della Segreteria per la Comunicazione, e quello del vescovo Gustavo Zanchetta, che fu nominato da Papa Francesco assessore dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA).

(articolo aggiornato alle 15.29 con la nomina del vescovo dal Covolo)

 

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