Roma, 17 January, 2019 / 2:00 PM
Sono 120 i volontari dell’Ordine di Malta che parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù, che si tiene a Panama dal 22 al 27 gennaio 2019 e alla quale prenderà parte Papa Francesco. Francia, Italia e Germania i paesi di provenienza dei volontari, tutti specializzati in attività di soccorso e prima assistenza medica. L’Ordine di Malta rinnova così la sua missione di assistere tutti i pellegrini e sarà presente ad ogni evento della GMG. Il Grande Ospedaliere del Sovrano Ordine di Malta, Principe Dominique de La Rochefoucauld-Montbel, racconta il lavoro e le attività previste in un’intervista esclusiva ad ACI Stampa.
Quale sarà il ruolo principale dell’Ordine di Malta alla GMG di Panama?
Il nostro ruolo è quello del primo soccorso. Deve immaginare che quando ci sono tanti giovani, c’è molta energia e questa energia brucia. Abbiamo più o meno 120 persone che vengono da Germania, Francia, Italia. Quelli che vengono da Germania, Francia e Italia sono volontari professionali di primo soccorso, e c’è bisogno di una qualifica specialistica per questo. Alcune settimane fa siamo stati con quelli che si occupano della sicurezza in Vaticano che sono stati a Panama, abbiamo incontrato le autorità e solo alcuni giorni fa abbiamo delineato come muoverci, è una sfida per la nazione. Le unità che vengono dalla Germania, dalla Francia, dall’Italia hanno tutte un grande addestramento, sono state addestrate in situazioni di emergenza, come i terremoti. Per esempio, le unità in Francia sono tra le prime che sono arrivate al Bataclan dopo gli attentati terroristici, in cui molti sono stati uccisi. Sanno cosa fare, non hanno mai paura. Credo che per un’organizzazione, è importante avere dei professionisti. Non credo che Panama abbia mai dovuto sperimentare questa folla.
L’Ordine di Malta ha già partecipato a molte GMG. Può raccontarci qualche aneddoto o esperienza che le è rimasto impresso nella mente?
Per le Giornate Mondiali della Gioventù siamo stati coinvolti dal 1984 ed io sono stato a Parigi nel 1997 personalmente, è stata la prima volta. Poi nel 2000 quando c’è stata una grande folla, e poi a Cracovia dove abbiamo avuto circa 500 volontari. Eravamo il 10 per cento della sicurezza dato dall’Ordine di Malta. Il nostro lavoro è molto apprezzato. Quello che è straordinario è la responsabilità che ci viene data per le persone disabili. Mi ricordo una storia, nel 1997, eravamo più o meno di fronte al podio, con un milione e mezzo di persone. Un gruppo di italiani disse che uno dei loro compagni non si sentiva bene, il team andò a vedere e disse che non era nulla troppo serio. Ma, dieci minuti dopo, le stesse persone vennero per segnalare che la ragazza ancora non si sentiva bene ed era svenuta. Il dottore ed io abbiamo fatto in automatico ciò che andava fatto, l’abbiamo fatta bere, messa nella posizione più comoda, tolta dal caos… Improvvisamente si cominciò a dire il Padre Nostro con il Santo Padre. E così cominciai anch’io a recitare il Padre Nostro e pure la ragazza. Allo stesso tempo io e il dottore facevamo il nostro lavoro.
L’Ordine di Malta ha attività di servizi e assistenza in tutto il mondo. Quali sono i progetti di Panama?
Panama è molto piccola, non ha tradizione di volontariato. Ma l’Ordine a Panama gestisce due scuole, organizza eventi per i giovani. Lo fanno in piccola scala, ma in questa regione l’impegno viene principalmente da fuori. Hanno impegni molto differenti da nazione a nazione nel Centro America.
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