Città del Vaticano , 07 January, 2019 / 1:00 PM
La croce cristiana e la mezzaluna islamica, i colori del Marocco e della Santa Sede, il motto “Servitore di Speranza”: il logo del viaggio di Papa Francesco in Marocco si presenta così, in maniera stilizzata, a testimoniare la dimensione dell’incontro.
Lo stesso Papa Francesco ha caratterizzato il suo viaggio in Marocco, nel discorso di inizio anno al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, come parte di una politica dell’incontro, così come il prossimo viaggio negli Emirati Arabi Uniti.
Nella spiegazione del logo, anche la spiegazione che la dimensione dell’incontro sarà simboleggiata dall’incontro di Papa Francesco con il comandante dei credenti a Rabat, 800 anni dopo l’incontro di Francesco d’Assisi con il sultano.
Il motto, come già rivelato, è “Servitore di Speranza”, che è anche il titolo della Lettera Pastorale della Conferenza Episcopale del Nord Africa (CERNA), che riunisce i vescovi di Marocco, Algeria, Tunisia, Libia e Sahara Occidentale, che fu consegnata a Papa Francesco durante la visita ad limina dei vescovi della regione nel marzo 2015
Il nome del Marocco è scritto in arabo per onorare il Paese che invita. In Marocco i cattolici sono circa 30 mila a fronte di una popolazione di più di 31 milioni e mezzo di persone, quasi tutte di religione musulmana. Ma è stato anche in Marocco, nello stadio di Casablanca, che il 19 agosto 1985 Giovanni Paolo II incontrò i giovani musulmani, in una iniziativa di dialogo senza precedenti.
Papa Francesco sarà in Marocco il 30 e 31 marzo.
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