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Un servizio di EWTN News

Panama, XXXIV Giornata Mondiale della Gioventù. I numeri e le novità nell’attesa

Mancano pochi giorni alla 34esima Giornata Mondiale della Gioventù di Papa Francesco a Panama. Il Pontefice sarà a Panama dal 22 al 27 gennaio. Si tratterà del Paese più piccolo che abbia mai ospitato tale evento. Ma i numeri – ad oggi – sono davvero elevati. Si attendono oltre 200mila iscritti dai cinque continenti, in 37 mila hanno completato le procedure ufficiali, altri 168 mila le stanno ultimando.

Confermata anche a partecipazione di oltre 1000 indigeni provenienti da varie parti del mondo e che prenderanno parte all’Incontro mondiale della gioventù indigena che inizierà tre giorni prima della Gmg e qui confluirà.

Fra Roma e Città di Panamá ci sono, in linea d’aria, 9.655 km che l'aereo papale percorrerà in undici ore di volo. L'arrivo è previsto per le 16.30 ora locale, in Italia 22.30. Il vettore dell'Alitalia atterrerà sulla pista principale dell'Aeroporto Internazionale "Tocumen". Dopo una breve e informale cerimonia di Accoglienza Papa Francesco si trasferirà alla sede della Nunziatura Apostolica che si trova nell'area urbana chiamata Clayton, Punta Paitilla.

Nel periodo di preparazione al primo grande evento del 2019 per Papa Francesco spuntano sul web interessanti novità. Alla Giornata Mondiale della Gioventù, il Pontefice chiederà a tutti i giovani di pregare per la pace. Con rosari in legno d'ulivo “made in Bethlehem”. Sarà davvero un filo speciale quello che legherà la Terra Santa e i giovani di tutto il mondo.

Il promotore del progetto è Monsignor Pierre Bürcher, vescovo emerito di Reykjavik (Islanda). Il progetto prevede che un milione e mezzo di rosari, prodotti a Betlemme da famiglie bisognose, vengano donati ai giovani della Gmg di Panama, per incoraggiarli a pregare per la pace. Alla buona riuscita dell'operazione, chiamata “AveJmj”, lavorano fin dallo scorso autunno l'associazione Saint-Jean-Marie Vianney Lausanne, che sostiene le iniziative del vescovo Bürcher, e Caritas Jerusalem.

“Abbiamo deciso di chiamare il progetto AveJmj, dove "Ave" sta per la preghiera del rosario a Maria, mentre Jmj è l’acronimo (in spagnolo - ndr) di Giornata mondiale della gioventù, ma anche le iniziali dei nomi di Gesù, Giuseppe e Maria”, spiega Monsignor Bürcher.

Il vescovo, che divide oggi il suo tempo tra Gerusalemme e la Svizzera (suo Paese natale), ha raccontato a Terrasanta.net come è nata l'idea di intraprendere questa iniziativa: “Il Papa ha espresso il desidero di pregare per la pace nel mondo e in particolare per Gerusalemme e il Medio Oriente”.

Ad oggi sono undici i laboratori artigiani tra Beit Sahour, Beit Jala e Betlemme che stanno lavorando agli oggetti realizzati in legno di ulivo. Serviranno un totale di 81 milioni di grani e un milione e mezzo di piccole croci di legno, da assemblare su 750 km di filo elastico, in modo che i rosari possano essere indossati al polso, come piace ai giovani. Per insegnare ai ragazzi a pregare il rosario verrà sviluppata nel frattempo anche un'app, che potranno scaricare direttamente sul proprio smartphone. 

 

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