Un commercio da sviluppare su tavoli multilaterali, con una grande enfasi ai tavoli locali e una forte propensione allo sviluppo. Parlando alla Conferenza Ministeriale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio che si tiene in questi giorni a Nairobi, la Santa Sede ribadisce l’impegno per una economia mondiale che include tutti, anche i Paesi ancora in via di sviluppo.Un commercio da sviluppare su tavoli multilaterali, con una grande enfasi ai tavoli locali e una forte propensione allo sviluppo. Parlando alla Conferenza Ministeriale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio che si tiene in questi giorni a Nairobi, la Santa Sede ribadisce l’impegno per una economia mondiale che includa tutti, anche i Paesi ancora in via di sviluppo.
È un appello a includere tutti nei processi economici, a creare una economia solidale che non metta da parte i poveri e gli emarginati, in fondo a stabilire un nuovo sistema, quello proposto dalla Santa Sede al Consiglio Generale della World Trade Organization (Organizzazione Mondiale del Commercio) che si tiene a Nairobi. Pochi giorni dopo il discorso del Papa alla sede ONU della capitale del Kenya, la Santa Sede torna a far sentire la sua voce in campo internazionale, mostrando il suo peculiare approccio, che è quello di “mettere la persona umana al centro di ogni strategia di sviluppo e di commercio”.
“Abbiamo davanti a noi una opportunità fondamentale per aiutare i paesi meno sviluppati per raggiungere obiettivi di salute e lo sviluppo sostenibile e l'incapacità di farlo potrebbe mettere milioni di vite a rischio”. Che passano attraverso “l'accesso a un'adeguata assistenza sanitaria, compresi i medicinali a prezzi accessibili”, che “resta una sfida chiave nella maggior parte dei paesi meno sviluppati”.