Non solo sacerdoti. Il Sinodo per i giovani che si terrà nel 2018 parla di “vocazione” in senso ampio, di “chiamata” ad avere un posto nel mondo e nella vita della Chiesa. Ma come coinvolgere i giovani a fare della fede parte della loro vita, in un contesto sempre più secolarizzato? Ai vescovi europei, riuniti in un simposio a Barcellona, sono state presentate 23 buone pratiche.
Pregare, ascoltare i giovani e metterli in movimento. E’ quanto raccomanda Papa Francesco che ha consegnato il testo scritto e si è rivolto con un discorso a braccio ai circa 800 partecipanti al Convegno promosso dall’Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni della Conferenza episcopale italiana.
“Custodire e far crescere le vocazioni, perché portino frutti maturi. Esse sono un “diamante grezzo”, da lavorare con cura, rispetto della coscienza delle persone e pazienza, perché brillino in mezzo al popolo di Dio”.
La dimensione missionaria della chiamata cristiana. E’ il punto centrale del Messaggio che Papa Francesco ha scritto in occasione della 54/ma Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni sul tema: Sospinti dallo Spirito per la missione, che si celebrerà il prossimo 7 maggio.
La pastorale vocazionale non è un ufficio curiale ma è “un incontro con il Signore! Quando accogliamo Cristo viviamo un incontro decisivo, che fa luce sulla nostra esistenza, ci tira fuori dall’angustia del nostro piccolo mondo e ci fa diventare discepoli innamorati del Maestro.” Così il Papa, ricevendo in udienza i partecipanti al Convegno internazionale di pastorale vocazionale, promosso dalla Congregazione per il Clero.
Con la messa solenne in San Pietro e la processione delle candele in occasione della Festa della Presentazione del Signore e Giornata della Vita Consacrata, il Papa ha chiuso le celebrazioni per il Giubileo dei Religiosi che conclude l’Anno della Vita Consacrata.
Pubblicato stamane il Messaggio di Papa Francesco per la 53.ma Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni sul tema: La Chiesa, madre di vocazioni, che si svolgerà Il 17 aprile 2016, IV Domenica di Pasqua.
Dell’Africa, a Papa Francesco sono rimaste negli occhi soprattutto i giovani. E così, nell’udienza generale che come di consueto al termine di un viaggio apostolico fa il bilancio del viaggio stesso, il Papa si rivolge direttamente ai giovani. “Dovete chiedere: cosa devo fare della mia vita? E vi prego, non escludete la possibilità di diventare missionari”.
“La famiglia, come chiesa domestica, è il luogo primo dove avviene la trasmissione della fede. E’ lì che spesso si scopre e si sviluppa la vocazione al sacerdozio e alla vita consacrata. Allo stesso tempo la famiglia può essere il luogo dove una nascente vocazione può essere soffocata, se non è adeguatamente accompagnata e sostenuta. Se si perde di vista l’idea che l’istituzione famigliare, è essenzialmente una comunità di fede per il benessere della coppia e dei loro figli, questo ha un effetto diretto sulla naturale armonia della vita familiare, e con essa sulla quantità e la qualità delle vocazioni”, ha affermato don Michel Remery, Vice Segretario Generale del CCEE, in apertura dei lavori ieri pomeriggio dell’Incontro Europeo Vocazioni in corso a Praga.
Nell’Anno della Vita Consacrata e alla vigilia del Sinodo dei Vescovi sulla Famiglia, la Commissione per le vocazioni del CCEE, il Servizio Europeo per le Vocazioni (EVS), organizza l’annuale Congresso vocazionale europeo sul tema dell’accompagnamento dei giovani al sacerdozio e alla vita consacrata nel contesto culturale della famiglia oggi, con lo scopo di “creare le condizioni” perché la famiglia possa essere “un grembo fecondo di vocazioni,” afferma mons. Domenico dal Molin, direttore dell’Ufficio Vocazioni della Conferenza episcopale italiana e coordinatore della Commissione CCEE per le vocazioni (EVS)
"Vocazioni e santità: toccati dalla Bellezza” è il tema scelto per la prossima giornata mondiale delle vocazioni che si celebrerà domenica prossima 26 aprile; prendendo spunto dalla Evangelii Gaudium e dalle parole di Papa Francesco, che nel suo messaggio ha parlato “vocazione”, come “esodo da sé verso Dio e i poveri”. “Alla radice di ogni vocazione cristiana – ha scritto il Papa- c’è questo movimento fondamentale dell’esperienza di fede: credere vuol dire lasciare sé stessi, uscire dalla comodità e rigidità del proprio io per centrare la nostra vita in Gesù Cristo”.
Cattolici nel mondo, + 12 per cento. Dal 2005 al 2013 l’incremento dei cattolici battezzati è stato rapido, ed è cresciuto di 139 milioni di unità. Ogni continente ha la sua storia: arranca l’Europa, cresce l’Africa, scende un po’ l’Oceania, stabili America e Asia. Le vocazioni, invece, sono più o meno stabili. Si espande invece il laicato cattolico. Lo rivela l’Annuarium Statisticum della Chiesa Cattolica, diffuso oggi insieme all’edizione 2015 dell’Annuario Pontificio. I dati forniscono una analisi sintetica di come si distribuiscono i fedeli nel 2989 circoscrizioni ecclesiastiche del pianeta, e si riferiscono al 2013.
“Alla radice di ogni vocazione cristiana c’è questo movimento fondamentale dell’esperienza di fede: credere vuol dire lasciare sé stessi, uscire dalla comodità e rigidità del proprio io per centrare la nostra vita in Gesù Cristo”. Il Papa lo scrive nel Messaggio per la 52 esima Giornata mondiale delle vocazioni che si celebra il 26 aprile prossimo.