Il cerimoniale vaticano è fatto di “cose apparentemente poco visibili, ma sostanziali”, secondo monsignor Stefano Sanchirico, già prelato della Prefettura della Casa Pontificia, che sta dipanando con ACI Stampa il senso e il significato del linguaggio pontificio. Il cerimoniale, in particolare, è una parte fondamentale di questo linguaggio: racconta come la Santa Sede si vuole mostrare al mondo, quale è il messaggio che si vuole dare. Perché – e in pochi lo considerano – c’è sempre un messaggio religioso, nelle visite solenni. E il Papa non riceve i capi di Stato con funzionari, ma con dei dignitari e dei suoi famigliari.
Fiori olandesi. Tulipani bianchi e gialli. E’ il dono dei reali dei Paesi Bassi, il Re Willem-Alexander e la Regina Máxima a Papa Francesco. "Non solo per Pasqua i fiori olandesi dovrebbero essere in Vaticano, bisogna piantarli!", hanno detto i Reali al Papa.
Fondamentale che, “nella distinzione dei ruoli e delle competenze e nel pieno rispetto delle reciproche funzioni, sia sempre sentita la necessità di una rinnovata collaborazione, finalizzata ad unire le forze per il bene di tutti i cittadini, che hanno il diritto a tale concordia, da cui derivano innumerevoli benefici.” Il discorso ufficiale di Papa Francesco per la visita di stato del presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella è semplice e chiaro.