Papa Francesco ha lodato la concretezza salesiana nel suo discorso a Valdocco, la Casa Madre della Famiglia salesiana. Ma come si declina questa concretezza oggi? In che modo i salesiani portano avanti il progetto di Don Bosco? “La concretezza parte da un passo prima, dall’analisi della situazione, secondo il metodo di Don Bosco,” spiega ad ACI Stampa Claudio Belfiore, presidente del Centro Nazionale Opere Salesiane.
Erano in circa 10 mila i ragazzi degli oratori arrivati da tutta Italia per partecipare alla festa con Papa Francesco. Lì, nel posto dove c’erano le vecchie ferriere della FIAT, si sono radunati, hanno pregato nella Chiesa del Sacro Volto, hanno cercato una guida. E c’era don Enrico Stasi, ispettore salesiano per il Piemonte e la Valle d’Aosta
Una spianata, tanti giovani, diversi sacerdoti, alcuni confessionali. La sera di sabato scorso alla veglia di preghiera al Parco Dora di Torino, alla vigilia dell'arrivo del Papa in città, è andata in scena quella che è sembrata una piccola prova generale dell'Anno Santo della Misericordia.
Una moto per il Papa. Uscendo da Valdocco, faceva bella mostra sul lato destro del Papa. E Papa Francesco ha potuto vederla, in un lampo, girandosi da quel ponte ideale che era stato organizzato come suo podio per la visita alla Casa Madre Salesiana, il ponte che collega la strada alla Chiesa e che simbolicamente è l’oratorio.
"Il fatto storico è l'incontro più che la richiesta di perdono". Lo ha detto il Moderatore della Tavola Valdese Eugenio Bernardini al termine dell'incontro di stamane con Papa Francesco nel Tempio Valdese di Corso Vittorio Emanuele.
Fuori programma per Papa Francesco, che dopo l’incontro con i giovani di ieri sera si è recato all’ospedale Molinette di Torino per fare visita a monsignor Angelo Becciu. Per il Sostituto agli Affari Generali della Segreteria di Stato, lieve malore ieri mattina dopo la messa in piazza Vittorio, cui è seguito il trasporto in ambulanza al nosocomio piemontese e il ricovero in via precauzionale. Per il “Sostituto” diagnosticata una influenza intestinale; dopo la notte in osservazione dovrebbe essere dimesso in giornata per rientrare in Vaticano questo pomeriggio.
Tre parole da vivere in “uscita”: “amore”, “vita” e “amici”. E il modello, Pier Giorgio Frassati. “Vivete, non vivacchiate”, dice Papa Francesco ai giovani della piccola GMG di Torino. Un discorso appassionato quello di papa Francesco in piazza Vittorio; completamente “a braccio”, “dal cuore”, partendo da tre domande per offrire tre parole che partono da una radice comune “tanto importanti per la vita”: la “voglia di vivere”.
“La Sindone attira verso il volto e il corpo martoriato di Gesù e, nello stesso tempo, spinge verso il volto di ogni persona sofferente e ingiustamente perseguitata. Ci spinge nella stessa direzione del dono di amore di Gesù”. Sono le parole di Papa Francesco prima della preghiera dell’Angelus, al termine della messa in Piazza Vittorio a Torino.
L’“amore di Dio” è “fedele”, “ricrea tutto” ed “è stabile e sicuro”. “Quante volte noi sentiamo di non farcela più! Ma Lui è accanto a noi con la mano tesa e il cuore aperto”. Perché “di fronte all’uomo che grida: ‘Non ce la faccio più’, il Signore gli va incontro, offre la roccia del suo amore, a cui ognuno può aggrapparsi sicuro di non cadere”. E’ la riflessione del Papa durante la Messa a Torino, dopo la preghiera silenziosa davanti alla Sindone.
La visita del Papa a Torino ha inizio con l'incontro con i rappresentanti del mondo del lavoro. Un tema, quello del lavoro, al centro della predicazione di Papa Bergoglio fin dal primo giorno di pontificato. Di questo abbiamo voluto parlare con Domenico Lo Bianco, segretario generale della CISL di Torino.
Il viaggio del Papa a Torino terminerà con un incontro ecumenico: la visita alla Chiesa Valdese del capoluogo piementose. Partendo da questo storico incontro, abbiamo fatto il punto dei rapporti tra Cattolici e Valdesi con il Pastore Antonio Adamo, della Chiesa Valdese di Roma.
“I rappresentanti del Comitato Organizzatore della Giornata Mondiale della Gioventù 2016 a Cracovia e i giovani dell'Arcidiocesi di Cracovia saranno presenti durante la visita di Papa Francesco a Torino il 20 e 21 giugno 2015”. E’ quanto fanno sapere dallo staff dell’organizzazione della prossima GMG polacca.
“San Giovanni Bosco ha creduto nei giovani, così anche voi credete in voi stessi, perché se crederete in voi stessi darete un grande colpo d’ala alla Chiesa e alla Società”. Ma soprattutto un annuncio: “Ci sarà una grande sorpresa di Papa Francesco” e sarà “la sorpresa più bella che porterete a casa”.L’Arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, ha salutato così i giovani ieri sera in Piazza San Carlo. Grande inizio per l’“Happening degli Oratori”, in corso a nel capoluogo piemontese in occasione della Visita Pastorale di Papa Francesco, nel bicentenario dalla nascita di don Bosco.