Ancora una volta il Papa sorprende i romani con una piccola visita a sorpresa in un negozio di dischi al Pantheon, nel pieno centro di Roma. Giunto in auto, con una mascherina FFP2, il Pontefice si è intrattenuto per una decina di minuti e ha salutato la proprietaria del negozio "Stereosound" , sua vecchia conoscenza, la figlia e il genero. Non è la prima volta che il Papa lascia Santa Marta e si reca in qualche negozio della Capitale.
Proseguono le iniziative delle diocesi San Marino-Montefeltro e della Repubblica di San Marino per ricordare i dieci anni della visita di Benedetto XVI.
“La domanda che voi vi dovete fare è: “Quanti? A quanti arriva?”, perché c’è il pericolo – per tutte le organizzazioni – il pericolo di una bella organizzazione, un bel lavoro, ma che non arrivi dove deve arrivare... Un po’ come il racconto del parto del topo: la montagna che partorisce il topolino... Tutti i giorni fatevi questa domanda: a quanta gente arriviamo? A quanti arriva il messaggio di Gesù tramite “L’Osservatore Romano”? Questo è molto importante, molto importante!”.
"Questa visita aveva lo scopo di onorare la memoria dei milioni di ebrei e altre vittime dell'Olocausto, nonché per esprimere la determinazione dei leader delle comunità religiose in Israele a fare tutto quanto in loro potere per evitare che tali atrocità si ripetano".
“Papa Francesco a Milano il 7 maggio 2016”. Il titolo svetta nel sito ufficiale della diocesi meneghina, che annuncia anche le parole dell’arcivescovo della Chiesa ambrosiana.
Nicolas Maduro erede designato da Hugo Chavez alla guida del Venezuela doveva giungere in Vaticano ieri. Visita annullata, per “motivi di salute”. Probabilmente un influenza per il leader della Repubblica Bolivariana del Venezuela, che si è scusato con la Santa Sede per la mancata visita.
Ha dello straordinario la storia del quadro della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei. Fu donato dopo non poche insistenze a Bartolo Longo da Suor Maria Concetta De Litala, del Convento del Rosariello a Porta Medina di Napoli. La religiosa l’aveva avuto in custodia da padre Alberto Radente, confessore del Beato, ma si trovava in un pessimo stato di conservazione.