Si chiama “I beni temporali”, ed è un motu proprio di Papa Francesco che serve a regolamentare le rispettive competenze dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica e della Segreteria per l’Economia. Perché, secondo lo Statuto, spettava alla Segreteria per l’Economia anche fornire “i servizi amministrativi e tecnici necessari per l’attività ordinaria dei dicasteri della Santa Sede” (articolo 17). Ma questo creava anche una commistione tra vigilanza e gestione, che il motu proprio di Papa Francesco risolve abrogando l’articolo in questione e delineando in maniera ancora più precisa le competenze, secondo il principio della summa divisio.