Come da tradizione, il Papa incentra la meditazione dell'Udienza Generale odierna sul suo recente Viaggio Apostolico a Budapest e in Slovacchia. In Aula Paolo VI il Pontefice racconta ai fedeli tappa per tappa le emozioni del suo viaggio. "Lo riassumerei così: è stato un pellegrinaggio di preghiera, un pellegrinaggio alle radici, un pellegrinaggio di speranza", dice il Papa.
L'Arcivescovo greco-cattolico di Prešov, in Slovacchia, Monsignor Ján Babjak è risultato positivo al Covid-19: il presule ha concelebrato la Divina Liturgia con Papa Francesco martedì scorso durante la visita del Pontefice nel Paese.
Papa Francesco incontra la comunità Rom a Luník IX. Luník è uno dei 22 distretti della città di Košice, nel quale vive la più alta densità di popolazione Rom in Slovacchia. Oggi la zona è abitata da circa 4.300 Rom e i problemi alle infrastrutture sono notevoli. Ed è qui che la Famiglia Salesiana ha deciso di portare la sua missione.
“Agli occhi del mondo la croce è un fallimento. E anche noi rischiamo di fermarci a questo primo sguardo, superficiale, di non accettare la logica della croce; non accettare che Dio ci salvi lasciando che si scateni su di sé il male del mondo. Non accettare, se non a parole, il Dio debole e crocifisso, e sognare un dio forte e trionfante. È una grande tentazione. Quante volte aspiriamo a un cristianesimo da vincitori, a un cristianesimo trionfalistico, che abbia rilevanza e importanza, che riceva gloria e onore. Ma un cristianesimo senza croce è mondano e diventa sterile”. Lo ha ricordato Papa Francesco, stamane a Prešov, presiedendo la Divina Liturgia Bizantina.
A Bratislava, nella Cattedrale di San Martino, Papa Francesco incontra i vescovi, i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i seminaristi e i catechisti. Il Papa viene accolto all’ingresso della Cattedrale dall’Arcivescovo di Bratislava Monsignor Stanislav Zvolenský e dal parroco, che gli porge il crocifisso e l’acqua benedetta per l’aspersione.
“Nel Pane e nel Vino vediamo Cristo che offre il suo Corpo e il suo Sangue per noi. La Chiesa di Ungheria, con la sua lunga storia, segnata da una incrollabile fede, da persecuzioni e dal sangue dei martiri, è associata in modo particolare al sacrificio di Cristo. Tanti fratelli e sorelle, tanti vescovi e presbiteri hanno vissuto ciò che celebravano sull’altare”. Lo ha detto il Papa, ieri mattina, incontrando a porte chiuse i Vescovi ungheresi a Budapest.
Dopo la visita di cortesia al Presidente della Repubblica e al Primo Ministro di Ungheria e l’incontro – a porte chiuse – con i Vescovi ungheresi, Papa Francesco è stato accolto dai rappresentanti del Consiglio Ecumenico delle Chiese e di alcune Comunità ebraiche dell’Ungheria presso il Museo delle Belle Arti di Budapest.
Papa Francesco ha raggiunto Budapest, prima tappa del viaggio apostolico – il 34° dall’inizio del pontificato - che stasera lo vedrà anche in Slovacchia. Il Pontefice presiederà stamane nella capitale ungherese la Messa conclusiva del 52/mo Congresso Eucaristico Internazionale.
Dopo la tappa in Ungheria, per concludere il 52° Congresso Eucaristico Internazionale, il Papa – domenica pomeriggio – si sposterà in Slovacchia dove si fermerà fino a mercoeldì 15 settembre.
Domenica mattina Papa Francesco sarà a Budapest, capitale dell'Ungheria, per celebrare la Messa conclusiva del 52° Congresso Eucaristico Internazionale. Da lì si sposterà poi in Slovacchia per un viaggio apostolico che si concluderà mercoledi 15 settembre.
Dall’altare nella piazza dove celebrò il Cardinale Pacelli al santuario mariano che fu visitato anche da San Giovanni Paolo II. In quattro giorni, Papa Francesco passa in Ungheria per concludere il Congresso Eucaristico Internazionale, e poi si sposta in Slovacchia, dove non solo andrà a visitare la piccola statua (circa 19 centimetri) della Madonna dei Sette Dolori, ma passerà da Kosice per incontrare i giovani nello stadio dove Giovanni Paolo II beatificò tre martiri, e poi andrà nella Presov dei martiri greco cattolici, dove celebrerà una Divina Liturgia in un momento ecumenico di forte intensità.