Quale è stato l’impatto della visita di Papa Francesco in Colombia? Se lo è chiesto la missione della Santa Sede presso le Nazioni Unite, con un evento al Palazzo di Vetro di New York lo scorso 20 ottobre. Ma l’impegno per la pace si concretizza anche in altri ambiti: la promozione del disarmo integrale, la questione dello spazio, e la gestione della crisi dei rifugiati in Europa.
La chiave è tutta lì, in quella parola: riconciliazione. Non solo pace, non solo accordi, ma la rinascita di un popolo che sia appunto uno. Il senso del viaggio del Papa in Colombia è semplicissimo e forte allo stesso tempo.
Come di consueto la conferenza stampa del Papa sul volo di ritorno dalla Colombia affronta temi a 360 gradi. Questa volta Francesco - rispondendo alle domande dei giornalisti - si sofferma in particolare sulla politica internazionale.
Papa Francesco ha lasciato la Colombia al termine del suo ventesimo viaggio apostolico internazionale. L'aereo papale decollato da Cartagena è atteso a Roma intorno alle 12.40.
Il Papa saluta la Colombia celebrando la Messa a Cartagena, ultima tappa del suo viaggio apostolico prima di rientrare nella notte a Roma.
Incontri che “mi hanno fatto tanto bene perché lì si può toccare con mano l’amore di Dio che si fa concreto, si fa quotidiano” Papa Francesco racconta così la sue esperienza nelle case dei più emarginati, nella casa della signora Lorenza e lo fa davanti alla Madonna di Chiquinquirá.
Papa Francesco è a Cartagena. Ultimo giorno di incontri e celebrazioni per il primo pontefice latinoamericano in terra colombiana.
E’ stata l’ultima notte di Papa Francesco presso la Nunziatura Apostolica, a Bogotà. Il Pontefice, nella sua intensa giornata a Medellin, ha incentrato le celebrazioni sul tema “La vita cristiana come discepolato”. Alla Nunziatura Apostolica, la sera, il Papa è stato dunque accolto da Consacrati e coppie di sposi novelli e matrimoni che festeggiano nozze d’oro e d’argento.
Tre raccomandazioni a seminaristi e sacerdoti, tre modi per rimanere in Gesù: è questo il percorso che offre Papa Francesco agli oltre 12 mila che hanno riempito il Centro Eventi La Macarena, per partecipare a questo ultimo evento della intensa giornata di Papa Francesco a Medellin.
La chiamano la città dell’eterna primavera, ma Medellin oggi ha accolto il Papa con la pioggia. Arrivato da Bogotà con il seguito su aerei militari ha dovuto proseguire in auto e lasciare l'elicottero per arrivare al luogo dove ha celebrato la messa nella memoria liturgica di Pietro Claver, gesuita e apostolo degli schiavi.
Dopo il suo ritorno da Villavicencio alla Nunziatura, Papa Francesco incontra il terzo gruppo di fedeli. Un incontro molto toccante e commovente quello del Pontefice con alcune vittime di violenza, militari, agenti ed ex-guerriglieri. La giornata di Villavicencio è stata dedicata proprio al tema: “Riconciliarci in Dio, con i Colombiani e con la Natura”. E Papa Francesco, incontrando tutti coloro che hanno sofferto a causa della lunga guerra, ha chiesto riconciliazione e pace.
Non soltanto preghiere, ma concrete opere di carità. Così solitamente Aiuto alla Chiesa che Soffre accompagna le visite papali, realizzando progetti a sostegno delle comunità locali.
Giustiza, pace, verità e misericordia: sono i quattro pilastri da cui ripartire per una vera riconciliazione nazionale. Quattro pilastri rappresentati da quattro testimonianze, nel Parque Las Malocas a Villavicencio, dove Papa Francesco arriva in serata, dopo il pranzo, un momento di riposo, e la benedizione della statua della Virgen de Chirajara e dei circa 140 sacerdoti della diocesi. È in quel parco, in una struttura che può ospitare fino a 6 mila persone, che avviene il Grande Incontro per la Riconciliazione Nazionale a Villavicencio.
La seconda Messa in Colombia Papa Francesco la celebra a Villavicencio, presiedendo il rito di beatificazione dei Servi di Dio Jesús Emilio Jaramillo Monsalve, Vescovo di Arauca, e Pedro María Ramírez Ramos, sacerdote. Alla partenza da Bogotà, il Papa ha voluto incontrare in aeroporto un gruppo di 400 reduci, militari e agenti di polizia.
Anche giovedì sera il Papa si è fermato a lungo con alcuni gruppi nel giardino della nunziatura a Bogotà giovani, disabili, e anziani: “vogliamo un mondo nel quale la vulnerabilità sia riconosciuta come parte essenziale nell’umano. Che invece di indebolirci ci dia forza e dignità. Un luogo di incontro comune che ci umanizzi”.
Il martirio del vescovo Jesus Emilio Jaramillo Monsave insegna “Il coraggio di credere”. Non ha dubbi padre Antonio Marrazzo, postulatore della causa di beatificazione del vescovo missionario ucciso dai guerriglieri dell’Ejercito de Liberacion Nacional (ELN) in Colombia nel 1989. Papa Francesco beatificherà il vescovo di Arauca insieme al “cura di Armero” (Pedro Maria Luiz Ramirez, un altro martire colombiano, ucciso nel 1948) l’8 luglio, durante il viaggio apostolico in Colombia.
E’ il Parco Simon Bolivar di Bogotà ad ospitare la prima Messa in terra colombiana presieduta dal Papa. Una celebrazione eucaristica votiva per la pace e la giustizia.
Riparte dal documento di Aparecida “un tesoro la cui scoperta è ancora incompleta" il discorso del Papa ai Vescovi del CELAM riuniti ad ascoltarlo a Bogotà. Un incontro quello di Aparecida “basato essenzialmente sulla partecipazione delle Chiese locali e in sintonia con i pellegrini che camminano in cerca del volto umile di Dio che volle manifestarsi nella Vergine pescata nelle acque e che si prolunga nella missione continentale, la quale vuol essere lo sforzo per porre la missione di Gesù nel cuore della Chiesa stessa, trasformandola in criterio per misurare l’efficacia delle strutture, i risultati del lavoro, la fecondità dei ministri e la gioia che essi sono capaci di suscitare. Perché senza gioia non si attira nessuno”.
Presso il Palazzo Cardinalizio di Bogotà Papa Francesco incontra i Vescovi Colombiani. Sono circa 130 Vescovi, il Papa viene accolto dal Presidente della Conferenza Episcopale, che lo accompagna al podio.
E’ il secondo appuntamento importante della giornata di Papa Francesco a Bogotà: la visita alla Cattedrale primaziale e metropolitana. Il Papa viene accolto dal Cardinale Primate e dal Capitolo Metropolitano che gli presentano le Reliquie di Santa Elisabetta d’Ungheria, conservate nella Chiesa.