Papa Francesco ha avvertito i gesuiti canadesi che "uno dei peggiori nemici contro l'unità della Chiesa è l'ideologia". E’ quanto riporta La Civiltà Cattolica in riferimento all'incontro privato con i membri della Compagnia di Gesù che ha avuto luogo venerdì 29 luglio nell'Arcivescovado di Quebec.
Tornano le Udienze Generali con Papa Francesco. In Aula Paolo VI, la catechesi di oggi ripercorre le tappe del recente viaggio del Papa in Canada. Per il Pontefice "si è trattato di un viaggio diverso dagli altri".
La questione delle scuole residenziali resta una ferita aperta, nonostante le scuse di Papa Francesco, che con il viaggio ha risposto ad una delle raccomandazioni della Commissione Verità e Giustizia. Non erano pienamente soddisfatti né il Primo Ministro Justin Trudeau, né membri del suo governo, che pure hanno considerato che la visita del Papa ha avuto un grande impatto.
La rinuncia è una opzione, una porta aperta. “Ma ancora non ho pensato di bussare a quella porta”. I viaggi papali continueranno, ma di certo in modo diverso, più tranquillo, perché si deve vedere cosa dice la gamba. Di certo, non vuole nessuna operazione. Tra le priorità per i viaggi, Ucraina, Sud Sudan (scorporato dalla Repubblica Democratica del Congo, che dovrebbe essere l’anno prossimo) e Kazakhstan, perché “è un viaggio tranquillo”. E poi, la questione degli indigeni, un problema della colonizzazione di ieri, ma soprattutto di quella di oggi, della colonizzazione ideologica che non cessa di colpire le tradizioni e le culture delle popolazioni, anche se magari oggi “con i guanti di seta”. Infine, il Sinodo sulla Chiesa di Germania, sul quale il Papa ha detto la sua parola definitiva con la lettera di due anni fa, scritta da lui personalmente.
Quello da compiere è un percorso di guarigione e riconciliazione, e Papa Francesco lo ribadisce davanti al popolo inuit, radunato nel piazzale della scuola elementare di Iqaluit. E agli inuit, quelli che conosciamo come eschimesi e che popolano la zona polare del Canada, lascia tre parole, tre indicazioni per portare avanti la loro identità.
Il Papa incontra nel salone dell’Arcivescovado del Québec una una delegazione di indigeni presenti nella regione. E' il secondo appuntamento di oggi di Papa Francesco, poco prima infatti il Pontefice si è intrattenuto privatamente con i membri della Compagnia di Gesù che operano in Canada.
Per Papa Francesco, la Chiesa deve liberarsi della negatività, per esprimere la gioia del Vangelo, e così portare avanti la fede in un mondo in cui Dio è stato messo fuori dall’orizzonte. E i pastori devono prendersi cura del loro gregge “con dedizione e tenerezza”, come fece Saint François de Laval, primo vescovo di Quebec, che fondò la cattedrale e aprì il seminario occupandosi per tutta la vita della formazione dei sacerdoti. Ma, soprattutto, devono imparare a discernere tra secolarizzazione e secolarismo e tornare al primo annuncio.
Il viaggio di Papa Francesco in Canada non è solo un no al colonialismo che portò al sistema scuole residenziali, ed a quelle che il Papa definisce le responsabilità anche dei cattolici nel gestire quegli istituti. Perché se è vero che al tempo, in nome della costruzione di uno Stato canadese culturalmente omogeneo, si strapparono i bambini alle famiglie, non è da meno la colonizzazione ideologica di oggi, che allo stesso modo impone punti di vista e “soffocano il naturale attaccamento ai valori dei popoli, tentando di sradicarne le tradizioni, la storia, i valori religiosi”.
Seconda tappa per Papa Francesco nel suo viaggio in Canada. Il Papa arriva a Québec capitale del Québec e seconda città più popolosa della provincia del Canada Orientale, situata sul fiume San Lorenzo con un ruolo amministrativo.
Il Papa arriva fino alla riva del lago e benedice alla maniera indigena, toccando i punti cardinali. Ed è la chiusura di una due giorni in cui le celebrazioni e gli incontri sono stati pervasi da una simbologia dei nativi americani, dalla croce che si dipana a forma di teepee (la tenda dei nativi americani) nella parrocchia del Sacro Cuore al concetto dell’albero delineato da Papa Francesco nell’incontro di ieri alla parrocchia del Sacro Cuore, per arrivare dunque all’acqua. Questa è segno di purificazione e guarigione, spiega Papa Francesco. Che però aggiunge: questa purificazione e guarigione possono avvenire solo guardando alla Croce di Gesù, solo partendo da quella rivoluzione dell’amore nata con Cristo.
Francesco celebra la sua prima Messa in Canada. Lo fa al Commonwealth Stadium di Edmonton ricordando la Festa odierna dei Santi Gioacchino e Anna, genitori della Beata Vergine Maria.
La Chiesa è riconciliazione, nella Chiesa si trova riconciliazione. Eppure, nota Papa Francesco, è successo nella storia che tanti hanno pensato piuttosto di imporre la Chiesa, di inculcare il Vangelo invece che proporlo, e così si sono lasciati mondanizzare, partecipando alle politiche di assimilazione delle scuole residenziali per cui “prova vergogna”.
Primo giorno di attività per Papa Francesco in Canada. Questa mattina Francesco si è recato nell’area di Maskwacis (“colline dell’orso”, in lingua cree), a circa 70 chilometri a sud della città di Edmonton, per incontrare le popolazioni indigene First Nations, Métis e Inuit.
Dopo 10 ore di volo il Papa è arrivato in Canada, precisamente ad Edmonton, capitale della provincia dell’Alberta.
Questa mattina, sull’aereo che lo porta in Canada, Papa Francesco - come di consueto - si è recato a salutare gli operatori dei media che lo accompagnano sul volo papale. A loro ha rivolto un breve discorso. Al centro dei suoi pensieri, gli anziani. “Io vorrei che oggi... Non c’è l’Angelus, ma facciamolo qui, l’Angelus”, dice il Papa in volo.
Inizia il 37esimo viaggio apostolico di Papa Francesco. Il Pontefice è partito alle ore 9.16 dall'Aereoporto di Fiumicino e arriverà a Edmonton alle ore 19.20 di Roma circa. Francesco percorrerà 8.430 km e sorvolerà l'Italia, la Svizzera, la Francia, il Regno Unito, l' Islanda e la Danimarca (Groenlandia) e infine raggiungerà il Canada per il suo "pellegrinaggio penitenziale".
Dopo aver saltato il viaggio in Africa previsto ad inizio luglio a causa dei problemi al ginocchio, Papa Francesco dopodomani partirà alla volta del Canada, meta del suo 37/mo viaggio apostolico internazionale.
Sarà un viaggio penitenziale, quello di Papa Francesco in Canada, per portare le scuse della Chiesa cattolica all’assimilazione culturale che sarebbe avvenuta nelle scuole residenziali, ovvero le scuole statali gestite in molti casi dagli ordini religiosi dove i nativi americani erano portati a volte con la forza. E, d’altronde, la richiesta di scuse personali da parte del Papa era una delle raccomandazioni della Commissione Giustizia e Riconciliazione del Canada, il cui rapporto finale era stato accettato dal premier Justin Trudeau con parole durissime sulla vicenda.
Se tutto andrà bene, non ci saranno variazioni sul programma generale di Papa Francesco durante il viaggio in Canada, dal 24 al 30 luglio. È previsto il saluto ai giornalisti, così come è ancora prevista la conferenza stampa in aereo, che però potrebbe essere da seduto, e non in piedi come di consueto.
E' stato pubblicato dalla Sala Stampa della Santa Sede il programma del viaggio apostolico di Papa Francesco in Canada dal 24 al 30 luglio 2022.La partenza dall’aeroporto Roma/Fiumicino sarà alle 9, con destinazione Edmonton. Il Papa arriverà tredici ore dopo all’Aeroporto internazionale dove si terrà l’accoglienza ufficiale.