Come di consueto, dopo un viaggio apostolico, Papa Francesco dedica la catechesi dell’Udienza Generale alla “cronaca” del cammino appena trascorso. Il Papa dal 5 al 7 maggio si è recato in Bulgaria e Macedonia del Nord. In piazza San Pietro il Pontefice racconta gli eventi accaduti e ringrazia tutti quelli che hanno collaborato alla realizzazione di questo 29esimo suo viaggio.
Ancora nessun via libera alle donne diacono, anche perché i membri della commissione stabilita tre anni fa erano discordi, e ora stanno lavorando ciascuno alle proprie ricerche. E nessuna luce verde nemmeno al processo di canonizzazione del Cardinale Aloizije Stepinac, perché il Papa vuole accertare certi fatti storici prima di metterci la firma.
L’incontro con i sacerdoti e i religiosi nella Cattedrale Sacro Cuore di Gesù di Skopje è l’ultimo impegno di Papa Francesco. Si conclude così il 29esimo viaggio apostolico del Pontefice, con un abbraccio ai religiosi macedoni.
"Sognare non è mai troppo. Uno dei principali problemi di oggi e di tanti giovani è che hanno perso la capacità di sognare. Né molto né poco, non sognano. E quando una persona non sogna, quando un giovane non sogna questo spazio viene occupato dal lamento e dalla rassegnazione. Mai e poi mai si sogna troppo. Non c’è età per sognare... Sognate, e sognate in grande!". Lo ha detto Papa Francesco nel corso dell'incontro ecumenico e interreligioso con circa 1500 giovani a Skopje.
La visita al Memoriale di Madre Teresa e l’incontro con i poveri sono senza dubbio gli eventi più attesi per i cattolici in Macedonia del Nord. Papa Francesco recita una lunga preghiera per la Santa dei poveri, perché “lei ha saputo fare del bene ai più bisognosi, poiché ha riconosciuto in ogni uomo e donna il volto del tuo Figlio”.
Papa Francesco ha raggiunto la Macedonia del Nord, ultima tappa del suo 29/mo viaggio apostolico internazionale. Il primo impegno ufficiale a Skopje è l'incontro con le Autorità, i rappresentanti della Società Civile e il Corpo Diplomatico.
L’incontro per la pace nella piazza al centro di Sofia è l’evento che chiude la seconda giornata del Papa in Bulgaria. Francesco, assieme agli esponenti delle varie confessioni religiose, sale sul palco di Piazza Nezavisimost e recita la preghiera per la pace di San Francesco.
Nella Chiesa di San Michele Arcangelo a Rakovsky Papa Francesco incontra la locale comunità cattolica, primo appuntamento pomeridiano del secondo giorno di viaggio in Bulgaria.
Suor Luigia Miglioranza ha 89 anni ed è ancora missionaria. Ha conosciuto Paolo VI e Giovanni XXIII, ha lavorato a Cipro, in Turchia e poi è arrivata in Bulgaria nel 1993, perché – racconta ad ACI Stampa – “quando c’è stato il cambiamento e si sono aperte le porte, hanno scelto di inviare me, perché avevo la fama di una persona concreta”.
La visita privata al Campo profughi “Vrazhdebna” apre la seconda giornata del viaggio di Papa Francesco in Bulgaria e Macedonia. Il Papa – senza telecamere - viene accolto dal Direttore del Centro e dal Direttore della Caritas all’ingresso principale della struttura. Poi si trasferisce nel refettorio dove sono riunite circa 50 persone tra bambini e genitori.
La Santa Messa nella piazza Knyaz Alexandar I è l’ultimo appuntamento del primo giorno a Sofia, in Bulgaria, di Papa Francesco. Il Papa celebra in italiano e in bulgaro e ai fedeli bulgari nella sua omelia ricorda tre realtà stupende che segnano la nostra vita di discepoli: Dio chiama, Dio sorprende, Dio ama.
“Nella storia della Chiesa, anche qui in Bulgaria, ci sono stati Pastori che si sono distinti per santità della vita”.
Papa Francesco è giunto in Bulgaria, meta del suo 29/mo viaggio apostolico internazionale. Il Pontefice è stato accolto all’aeroporto di Sofia dal Primo Ministro di Bulgaria, Bojko Borisov. Dopo l’incontro ufficiale al Palazzo Presidenziale con il Presidente Radev, Papa Francesco incontra le Autorità, i rappresentanti della Società Civile e del Corpo Diplomatico nella piazza Atanas Burov.
“Un viaggio apostolico tutto proiettato verso il cammino di unità e accoglienza”. Il Segretario di Stato vaticano, il Cardinale Pietro Parolin, definisce così il prossimo viaggio di Papa Francesco in Bulgaria e Macedonia del Nord dal 5 al 7 maggio.
“Venire in Bulgaria sarà per me e per i miei collaboratori un pellegrinaggio nel segno della fede, dell’unità e della pace”. Papa Francesco è pronto per il suo prossimo viaggio in Bulgaria dal 5 al 7 maggio. Per l’occasione il Papa ha voluto inviare un videomessaggio di saluto e di ringraziamento al popolo della Bulgaria.
Si nota anche dai due loghi del viaggio: Papa Francesco in Bulgaria e Macedonia del Nord va sulle orme di San Giovanni XXIII e di Madre Teresa di Calcutta. E l’impegno per la pace e per l’ecumenismo del Papa Buono, così come l’impegno per i poveri di Madre Teresa, saranno il filo conduttore di questi tre giorni tra Sofia, Rakovski e Skopje, dal 5 al 7 maggio.
La seconda tappa del viaggio apostolico di Papa Francesco - che inizierà domenica prossima - sarà la Macedonia del Nord. Inizialmente il suo nome era Repubblica di Macedonia, ma il nome è stato cambiato recentemente grazie ad un accordo siglato con la Grecia. Atene contestava l’uso del nome “Macedonia”, in quanto spettava unicamente alla regione facente parte del territorio ellenico. Il via libera di Skopje ha consentito al governo greco di togliere il veto all’inizio dei negoziati per l’ingresso della Macedonia del Nord nella NATO e nell’Unione Europea.
Ancora un viaggio apostolico per Papa Francesco: dopo quelli annunciati in Marocco ed Emirati Arabi Uniti, stavolta è il turno di Bulgaria e Macedonia. Lo ha annunciato Greg Burke, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede.