Sono stati resi noti dalla Sala Stampa della Santa Sede il logo e il motto del viaggio del Papa nella Repubblica Democratica del Congo dal 5 al 7 luglio 2022.
A Piazza San Pietro, durante l'Udienza Generale odierna, Papa Francesco incentra la sua meditazione sul Viaggio Apostolico in Mozambico, Madagascar e Maurizio, conclusosi ieri sera. Il Papa ripercorre passo dopo passo i momenti più significativi come "pellegrino di pace e di speranza" in Africa.
Dopo aver fatto scalo in Madagascar dopo il rientro dalle Isole Mauritius, il Papa ha concluso ufficialmente stamane il viaggio apostolico in Africa. L'aereo papale ha lasciato l'aeroporto di Antananarivo per dirigersi verso Roma dove è atteso stasera. L'atterraggio è previsto per le 19 all'aeroporto di Ciampino.
Si è conclusa la visita del Papa alle Isole Mauritius, terza e ultima tappa del viaggio apostolico in Africa. L’aereo papale decolla da Port Louis alla volta del Madagascar.
Papa Francesco fa appello al DNA del popolo di Mauritius e chiede di “accettare la sfida dell’accoglienza e la protezione dei migranti”, ma auspica anche di continuare lo stile di vita democratico che ha caratterizzato il Paese, e mette in guardia da uno sviluppo economico indiscriminato, chiedendo di non cedere a “un modello economico idolatrico”.
Subito dopo il pranzo con i cinque Vescovi della Conferenza Episcopale dell'Oceano Indiano, Papa Francesco raggiunge il Santuario di Père Laval a Port Louis. Il Beato Padre Jacques Laval è noto come l'Apostolo dei neri, perchè si dedico senza sosta all'evangelizzazione degli indigeni di Maurizio.
Nel Collegio di Saint Michel di Antananarivo, fondato da alcuni missionari Gesuiti francesi, Papa Francesco incontra i sacerdoti, religiosi, consacrati e seminaristi del Madagascar.
Una preghiera perché ci sia un lavoro dignitoso per tutti, perché i bambini non siano costretti a lavorare, perché sparisca la disoccupazione e perché i dirigenti e funzionari si impegni a garantire “un salario dignitoso e condizioni rispettose della loro dignità di persone umane” e perché i lavoratori sappiano far valere i loro diritti in modo costruttivo. Dopo la visita nella città dell’amicizia di Akamasoa, Papa Francesco va nel cantiere di Mahatazana, gestito dalla stessa città, davanti ad una statua del Sacro Cuore di Gesù che campeggia sul cantiere dal 2008.
Al termine della Messa celebrata nel Campo Diocesano di Soamandrakizay davanti a circa un milione di fedeli, il Papa - introducendo la preghiera dell’Angelus - ha voluto ringraziare l’Arcivescovo di Antananarivo, Monsignor Odon Marie Arsène Razanakolona, l’episcopato malgascio e tutti i fedeli.
“Camminare al seguito di Gesù non è molto riposante”, ma “ogni rinuncia cristiana ha significato solo alla luce della gioia e della festa dell’incontro con Gesù Cristo”. Lo ha detto il Papa, stamane, nell’omelia della Messa celebrata presso il Campo Diocesano di Soamandrakizay, in Madagascar.
Papa Francesco conclude il suo pomeriggio ad Antananarivo, in Madagascar, con i suoi amati giovani. Li incontra tutti nel campo Diocesano di Soamandrakizay, non lontano dal centro della città. Li ascolta, si diverte con le loro danze e i loro canti, ricchi di vita, di entusiamo e di colori. E dopo il suo discorso, affida alla Madonna i giovani tutti del Madagascar .
Il pomeriggio di Papa Francesco in Madagascar, dopo l'incontro con i Vescovi, continua con la visita alla Tomba della Beata Victoire Rasoamanarivo.
“Vi daranno il testo scritto per leggerlo e meditarlo, adesso vorrei parlarvi dal cuore”. Così il Papa salutando le monache contemplative del Madagascar riunite nel convento delle Carmelitane Scalze di Antananarivo, in occasione della recita dell’Ora Media.
Dialogo, rispetto, reciproco, condivisione, cura del creato. La lotta alla corruzione e l’aiuto ai poveri, per superare le disuguaglianze sociali. Ma soprattutto il mantenimento delle proprie tradizioni e della propria identità, perché la globalizzazione economica, “i cui limiti sono sempre più evidenti”, non deve portare ad una omogeneizzazione culturale. Papa Francesco si rivolge alla società civile e al corpo diplomatico del Madagascar, nel primo appuntamento di questo viaggio nella ex colonia francese.
L’aereo con a bordo Papa Francesco, proveniente dal Mozambico, è atterrato poco fa ad Antananarivo, capitale del Madagascar, seconda tappa del suo viaggio apostolico in Africa.
“Cosa può esserci di più importante per un pastore che stare con la sua gente? Cosa c’è di più importante per un pastore che incontrarsi con i suoi giovani? Voi siete importanti! Avete bisogno di saperlo, avete bisogno di crederci: voi siete importanti! Perché non siete solo il futuro del Mozambico, o della Chiesa e dell’umanità; voi siete il presente: con tutto ciò che siete e fate, state già contribuendo al presente con il meglio che oggi potete dare”. Lo ha detto il Papa nel corso dell’incontro interreligioso con i giovani a Maputo.
La pace per lo sviluppo inclusivo di tutti. La pace per la cura della casa comune. La pace, per forre fine alle lotte fratricide. Papa Francesco usa più e più volte la parola pace nel discorso alle autorità civili e diplomatiche del Mozambico, in quello che è il primo appuntamento del suo viaggio nel Paese.
"Vorrei invitarvi, ognuno nel suo cuore, a fare una preghiera per le vittime degli uragani nelle Bahamas: è povera gente che di colpo, da un giorno all’altro, perde la casa, perde tutto, anche la vita. Ognuno nel suo cuore faccia una preghiera per questi fratelli e sorelle che stanno soffrendo per questi uragani nelle Bahamas. Grazie". Sono queste le parole di Papa Francesco sull’aereo che in queste ore lo sta portando in Mozambico.
E' iniziato il 31° Viaggio Apostolico di Papa Francesco alla volta dell'Africa. Papa Francesco torna dunque, per la seconda volta dall’inizio del suo pontificato, nell’Africa subsahariana, visitando il Mozambico, il Madagascar e le Isole Mauritius.
Come per il Mozambico e il Madagascar, Papa Francesco ha voluto inviare un videomessaggio di saluto al popolo delle Isole Mauritius che visiterà il prossimo 9 settembre.