Alla Giornata Mondiale della Gioventù a Panama c’è anche una volontaria che ha partecipato alla stesura del documento finale del Pre-Sinodo. È una continuità imprescindibile quella del Sinodo dei vescovi – per la prima volta sui giovani - e l’incontro mondiale della gioventù. Letizia Schafer è la volontaria che si occupa dei social media per la GMG 2019 e Papa Francesco stesso ha celebrato il suo matrimonio. ACI stampa l’ha intervistata a Panama:
Erano 25.000 i giovani di tutto il mondo che hanno partecipato all’Incontro vocazionale dei Neocatecumenali a Panama. Tantissime nuove vocazioni sono nate in questa ricca e intensa 34esima Giornata Mondiale della Gioventù.
La consolazione nell’incontro con i vescovi del Centro America, la forte impronta mariana, gli incontri con le realtà del Paese: come fa sempre dopo un viaggio internazionale, Papa Francesco ne ripercorre le tappe nell’udienza generale. Un viaggio, spiega il Papa, in cui “tutto è stato come contagiato e amalgamato dalla presenza dei giovani”, perché era “una festa per i giovani e anche una festa per Panama, e anche per tutta l’America Centrale, segnata da tanti drammi e bisognosa di speranza e di pace e di giustizia”.
Casa Italia, nel cuore della città di Panama, racconta una storia tutta italiana. La struttura nasce negli anni ’60 dall’intuizione e l’ostinazione di un imprenditore italiano, Stefano Cermelli, che volle dare un’istruzione migliore ai figli degli emigrati e ora è divenuta presidio di eccellenza formativa. A Panama, un pezzo di Italia che sogna e lavora. ACI stampa ha raggiunto Paolo Cermelli, amministratore dell’Istituto, direttamente a Panama, nella scuola.
Come sempre al ritorno da un viaggio apostolico il Papa incontra i giornalisti sul volo papale e con loro si intrattiene in conferenza stampa. E anche stavolta Francesco non ha mancato alla tradizione, affrontando molti argomenti: dagli abusi sui minori al celibato sacerdotale, dai migranti a - ovviamente - la GMG di Panama.
Un giorno questa vita passerà. La nostra come quella di chi amiamo. Ma come vivere prendendo le decisioni giuste? Alcune testimonianze in merito a questi e ad altri interrogativi sono state raccolte in “Keys to bioethics”, un manuale virtuale, un’app di bioetica gratuita per giovani, realizzato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, in collaborazione con la Fondazione Jérôme Lejeune di Parigi.
Il “volto nascosto della Chiesa” è in luoghi come la Casa Hogar del Buen Samaritano, fondazione nata nel 2005 e promossa dalla Chiesa di Panama per fornire assistenza a giovani e adulti affetti dal morbo dell’HIV-AIDS, e sono privi di un sostegno familiare ed economico. Ed è lì che va Papa Francesco, per un Angelus da recitare con gli ultimi, nel luogo dove “tutti rinasciamo perché “sentiamo efficace la carezza di Dio che rende possibile sognare un mondo più umano, e, perciò, più divino”.
“Gesù rivela l’adesso di Dio che ci viene incontro per chiamare anche noi a prendere parte al suo adesso. È l’adesso di Dio che con Gesù si fa presente, si fa volto, carne, amore di misericordia che non aspetta situazioni ideali o perfette per la sua manifestazione, né accetta scuse per la sua realizzazione. Egli è il tempo di Dio che rende giusti e opportuni ogni situazione e ogni spazio. In Gesù inizia e si fa vita il futuro promesso”. Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia della Messa conclusiva della GMG, celebrata al Parco San Juan Pablo II di Panama.
Un menù tipico e colorato è stato pensato per Papa Francesco e i dieci giovani che hanno pranzato con lui presso il Seminario Maggiore San Josè. Un clima festoso e famigliare.
Il primo giorno della visita del Papa a Panama, un istante è stato immortalato nei cuori di milioni di persone: il momento in cui Papa Francesco dalla sua papamobile ha dato la sua benedizione a un giovane, tra tantissimi fedeli, sulla sedia a rotelle.
Le reliquie di San Martin di Porres, primo santo mulatto il cui padre fu governatore di Panama, e Santa Rosa di Lima, la mistica del Perù, poste nell’altare; l’immagine di Santa Maria la Antigua, venuta direttamente da Siviglia nel XVI secolo; le parole di Papa Francesco, la gente di Panama che finalmente, dopo anni di restauro, va a vedere la sua cattedrale terminata e il suo altare dedicato da un Papa.
È una Chiesa che “sostiene e che accompagna”, che sa essere presente “nella vita e nelle croci di tanti cristi che cammino al nostro fianco”, quella delineata da Papa Francesco nella lunga preghiera della Via Crucis nel Campo di Santa Maria La Antigua.
A Panama, leader religiosi ebrei, musulmani e di altre confessioni religiose si sono uniti per collaborare alla realizzazione della GMG 2019, creando un precedente storico unico per il più grande evento cattolico al mondo.
La Basilica di San Giovanni Bosco a Panama, in questi giorni, si è trasformata in un tripudio di colori e di festa. Sono 1500 i ragazzi accolti dai salesiani panamensi. Ad ogni ora cantano, ballano e pregano aspettando Papa Francesco per questa Giornata Mondiale della Gioventù. Sono pieni di sogni, di entusiasmo, di fede. Padre Josè Francisco Romulo Gallegos, direttore dell’opera salesiana che include la Basilica di San Giovanni Bosco a Panama, ha raccontato ad ACI stampa, l’emozione e le attività dei salesiani per questa 34esima GMG:
Papa Francesco ha aperto ufficialmente la 34esima Giornata Mondiale della Gioventù di Panama. Una festa bellissima, circa 150 le bandiere presenti di ogni nazione. Colori, musica, inni nazionali, balli tradizionali hanno caratterizzato dalle ore 13 locali il Campo di Santa Maria Antigua sulla Cinta Costiera, luogo più importante della città di Panama. Santa Maria Antigua è anche la patrona di Panama, non poteva che iniziare così questa GMG dal sapore latinoamericano.
Dopo l’incontro con il corpo diplomatico, il faccia a faccia con i vescovi dell’America Centrale e dopo aver rivolto il pensiero al Venezuela appoggiando tutti gli sforzi che permettano di risparmiare ulteriore sofferenza alla popolazione, il Papa ha raggiunto il Campo Santa María La Antigua per la cerimonia di accoglienza e apertura della Giornata Mondiale della Gioventù. Prima del discorso del Papa, sono stati presentati i profili dei Santi patroni della 34/ma GMG: San Oscar Arnulfo Romero, San José Sánchez del Río, San Martín de Porres, Santa Rosa da Lima, San Giovanni Bosco, San Giovanni Paolo II, San Juan Diego e la Beata e la Beata Suor María Romero.
Panama è terra di incontri, di passaggio, caratterizzata dalla ricchezza delle culture indigene. E la classe dirigente è chiamata ad essere trasparente, a rispondere alle aspettative dei giovani che li vogliono testimoni credibili. Papa Francesco incontra corpo diplomatico e mondo civile di Panama, per il primo discorso di un viaggio che è destinato ai giovani. Ed è proprio la loro presenza che – dice il Papa – trasforma Panama in un “hub della speranza”. Perché “un altro mondo è possibile, lo sappiamo”, e “anche il diritto al futuro è un diritto umano”.
Nel cuore di Panama c’è un pezzo di Italia. È Casa Italia, il “quartier generale” dei ragazzi italiani per questa GMG in America Centrale. Qui i 1000 giovani dall’Italia trovano accoglienza, wifi, acqua, riposo, l’affetto italiano, di “casa”. Qui viene distribuito il kit del pellegrino e le magliette “JMJ Panamà”. Ma soprattutto è in questo luogo che si terranno le catechesi dei quattordici vescovi italiani al seguito.
Il Cammino Neocatecumenale sarà presente alla GMG di Panama. Sono 25.000 i giovani del Cammino che parteciperanno agli eventi principali della Giornata Mondiale della Gioventù. I ragazzi del Cammino da diverse parti del mondo incontreranno Papa Francesco e infine il 28 gennaio, sempre a Panama, parteciperanno all’incontro Vocazionale.
Per molti ragazzi della diocesi di Roma non è stato possibile partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù di Panama, a causa del periodo scelto – tempo di esami all’università - e del costo notevolmente elevato. Ma tutto ciò non ha scoraggiato il responsabile della Pastorale Giovanile di Roma, Don Antonio Magnotta, che ha inventato un modo per far partecipare i ragazzi alla Veglia finale con Papa Francesco in diretta con Panama. Don Antonio ha raccontato l’iniziativa ad ACI Stampa in questa intervista: