Non solo il tema dei migranti, importante e centrale. Ma anche quello dell’ecumenismo, del dialogo tra Chiese cristiane che a Cipro funziona, e senza intoppi, a differenza di quello che può succedere, per varie vicissitudini storiche, negli altri luoghi di Terrasanta. Perché Cipro è “Terrasanta”, da sempre è legato a Gerusalemme. Da lì veniva Barnaba, l’apostolo che accompagnò Paolo, e lì andò Lazzaro, dopo che fu resuscitato da Gesù, a dare vita alla Chiesa locale, finendo poi sepolto a Larnaca, che significa proprio “sepolcro”.
Il viaggio di Papa Francesco a Cipro e in Grecia si sa nasce per poter avere ancora una volta occasione di puntare i riflettori sulla questione delle migrazioni.
Dura condanna di Papa Francesco per il “chiacchiericcio” che portato l’arcivescovo di Parigi Aupetit a dimettersi. Dimissioni, spiega, che lui ha accettato “non sull’altare della verità, ma dell’ipocrisia”. Ma il Papa parla anche di un prossimo incontro con il Patriarca di Mosca Kirill, che ci sarà “presto”; prende posizione sulle linee guida UE (poi ritirate) che chiedevano l’abolizione, tra le altre, della parola “Natale” e che definisce “frutto di una laicità annacquata”. Attacca la civiltà dei muri e del filo spinato, che “naufraga” insieme ai barconi nel Mediterraneo. Va a fondo nella questione del dialogo con gli ortodossi in Grecia, a partire dalla richiesta di perdono che ha fatto nel suo discorso di fronte al Santo Sinodo.
Francesco si congeda dalla Grecia e vola verso Roma e verso il Vaticano. La cerimonia di congedo all'aeroporto di Atene è l'ultimo atto di questo 35esimo viaggio apostolico del Pontefice. Un viaggio intenso, che lo ha portato prima a Cipro e poi ad Atene.
L'ultimo incontro di Papa Francesco ad Atene è con i giovani. Francesco li incontra alla Scuola San Dionigi delle Suore Orsoline a Maroussi.
Un incontro di circa mezz’ora quello che ha chiuso la giornata del Papa con Sua Beatitudine Hieronymous l’Arcivescovo ortodosso di Atene. L’ ospite è arriva in nunziatura verso le 18.50 ( ora di Atene) ed è terminato alle 19:20.
“Chiediamo la grazia di credere che con Dio le cose cambiano, che Lui guarisce le nostre paure, risana le nostre ferite, trasforma i luoghi aridi in sorgenti d’acqua. Chiediamo la grazia della speranza. Perché è la speranza che rianima la fede e riaccende la carità. Perché è di speranza che i deserti del mondo sono assetati oggi”.
A distanza di 5 anni Papa Francesco stamane è tornato sull’isola di Lesbo per incontrare nuovamente i rifugiati di Mytilene.
Ad Atene, nella Cattedrale di San Dionigi, il Papa incontra i vescovi, i sacerdoti, i religiosi e i catechisti. La Cattedrale di Atene è dedicata a San Dionigi l’Aeropagita, primo vescovo della città, così soprannominato perché convertito al cristianesimo dopo il discorso di San Paolo all’Aeropago.
“Veleni mondani ci hanno contaminato, la zizzania del sospetto ha aumentato la distanza e abbiamo smesso di coltivare la comunione”. Papa Francesco lo ha detto oggi nell’ Arcivescovado Ortodosso di Atene nell’incontro con Sua Beatitudine Ieronymos II.
La denuncia di Papa Francesco è dirimente: nel mondo si assiste ad un arretramento della democrazia, o persino ad una diffidenza verso la democrazia stessa. Nascono nuovi populismi. Ma per rimediare a questo non si deve cercare nuova popolarità. Si deve, piuttosto riprendere il senso della politica come cosa buona.
“Per i cattolici, è una festa. Per una piccola comunità, come i cattolici in Grecia, è molto importante vere il Papa e pregare con lui”.
“Dio ci parla attraverso i vostri sogni. Chiama anche noi a non rassegnarci a un mondo diviso, a comunità cristiane divise, ma a camminare nella storia attratti dal sogno di Dio
E' la prima Messa di Papa Francesco a Cipro. Nello stadio Pancyprian Gymnastic Association , noto anche come Stadio Neo GSP, uno stadio di calcio, Francesco accoglie i fedeli di Nicosia.
Dopo la visita di cortesia a Chrysostomos II, Arcivescovo Ortodosso di Cipro, Papa Francesco ha incontrato il Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa cipriota.
È un invito a guardare alle beatitudini, come vera Costituzione del cristianesimo, il centro del discorso di Papa Francesco a corpo diplomatico e società civile. Perché “Beati possono essere tutti, e sono anzitutto i poveri in spirito, i feriti della vita, coloro che vivono con mitezza e misericordia, quanti senza apparire praticano la giustizia e costruiscono la pace”. E perché Cipro può, in nome della sua storia e della sua bellezza, essere “perla del Mediterraneo”, cantiere di pace in una Europa che ha bisogno di riconciliazione.
Il primo evento del Papa a Cipro è l'incontro con i sacerdoti, religiosi, diaconi, catechisti, associazioni e movimenti ecclesiali di Cipro nella Cattedrale maronita di Nostra Signora delle Grazie a Nicosia.
Papa Francesco è arrivato all'Aeroporto di Larnaca. L'aereo si ferma nella piazzola “Head of State Executive Terminal” riservata al Cerimoniale. Il Nunzio Apostolico e il Capo del Protocollo salgono a bordo dalla scala anteriore dell’aereo per salutare il Papa. Francesco è così giunto a Cipro, per il suo trentacinquesimo viaggio apostolico internazionale.
E' iniziato il viaggio apostolico internazionale di Papa Francesco che l o porterà a visitare Cipro prima e Grecia poi. Il volo papale è decollato dall'aeroporto di Fiumicino alle 11. Si tratta del 35/mo viaggio apostolico dall'inizio del pontificato.
Il Papa a Cipro per costruire l’Europa dei ponti con il ‘sogno’ di san Giovanni Paolo II