I paesi che Papa Francesco visita nei prossimi giorni sono stati visitati da Giovanni Paolo II nella seconda metà degli anni ’80. Erano gli anni difficili della teologia della liberazione, della teologia indigena. In America Latina il papa è stato moltissime volte. Sentiva il calore e la necessità di una guida che i figli di quella parte di mondo avevano.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Papa un messaggio di ringraziamento per il telegramma ricevuto da Francesco, partito stamane per il Sud America.
Il Papa si avvia in America Latina con il messaggio del suo magistero. Ne è convinto Guzman Carriquiry, Segretario della Pontificia Commissione per l’America Latina.
"Come sempre in passato alla vigilia della partenza, il Santo Padre si è recato anche questa sera intorno alle 19 a Santa Maria Maggiore per raccomandare alla Vergine il suo imminente viaggio apostolico nell’America Latina. Ha deposto davanti all’immagine della madonna un mazzo di fiori composto di fiori dei colori delle bandiere dei tre paesi visitati. Si è trattenuto in preghiera per circa 20 minuti." E' la dichiarazione rilasciata da Padre Federico Lomabardi direttore della Sala Stampa della Santa Sede che da domattina sarà al fianco del Papa.
Lo Stato Plurinazionale della Bolivia è la seconda tappa del pellegrinaggio papale in Sudamerica. Indipendente dalla Spagna dal lontano 1825, la Bolivia è una repubblica: il presidente è anche il capo del governo. L’attuale presidente è Evo Morales, primo indio a ricoprire la carica, in carica dal gennaio 2006. Di ispirazione socialista, è leader del Movimento per il Socialismo.
La prima tappa del viaggio apostolico internazionale in America Latina di Papa Francesco è l’Ecuador. Indipendente dal 1830, l’Ecuador è una repubblica presidenziale che conta circa 15 milioni di abitanti, l’80% circa della popolazione professa la religione cattolica. La capitale è Quito
Il Papa in America Latina invierà un messaggio per la “salvaguardia del creato, un invito alla giustizia sociale”. Chiederà un mondo che includa i poveri e rispetti “ogni identità culturale, contro questa tendenza della globalizzazione a uniformare tutto”. Lo ha detto in una intervista al CTV il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, in vista del viaggio apostolico del Papa in Bolivia, Ecuador e Paraguay che inizierà la prossima settimana.