Come consuetudine la prima udienza generale del Papa successiva ad un viaggio apostolico internazionale è dedicata a tracciarne un bilancio. E Francesco non ha fatto eccezione, parlando ampiamente della sua visita a Cuba e negli Stati Uniti.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto pervenire ieri a Papa Francesco un messaggio di bentornato al termine del viaggio apostolico a Cuba e negli Stati Uniti.
Due discorsi pronunciati in inglese, con la possibilità di scuotere le coscienze. Ma anche due discorsi che si sono prestati a una certa strumentalizzazione, specialmente da parte del mondo cosiddetto liberale. Parlando di fronte al Congresso – la prima volta di un Papa – e poi alle Nazioni Unite, Papa Francesco ha mostrato il suo equilibrio diplomatico, spesso non menzionando le situazione per nome, ma cercando di mettere a punto tutti i temi, dalla difesa della vita alla non proliferazione nucleare, dalla protezione della famiglia all’accoglienza degli immigrati, fino al tema della tratta di esseri umani. Discorsi ampi, che hanno generato varie reazioni, specialmente nel mondo cattolico USA.
Sul volo del ritorno il Papa ha tenuto la conferenza stampa consueta con la risposta ad 11 domande, sul viaggio ma anche sui temi del Sinodo e sulla riforma del processo per la nulità matrimoniale. Si capisce dalla risposta del Papa che alcuni volevano fa diventare la dichiarazione di nullità un porcesso amministrativo e non giudiziale, mentre il Papa ha voluto che si mantenesse. E ha sottolineato la necessità di una maggiore preparazione al matrimonio sacramentale.
“Era il momento di voltare pagina. E la visita del Papa rappresenta per la Chiesa americana come un cambio di pagina, come l’inizio di una nuova storia.” Padre Walter Tonellotto, Scalabriniano, è il parroco della Chiesa di “Nostra Signora di Pompei” (Our Lady of Pompeii), a Manhattan. Intorno a lui, si radunano molti cattolici immigrati, specialmente italiani. Ma il suo compito è quello di creare un ponte, non solo tra gli italiani (molti giovani) che arrivano negli USA, ma anche con tutte le altre comunità cattoliche che ci sono nella Grande Mela.
Papa Francesco ha terminato il suo viaggio apostolico negli Stati Uniti. A salutare il Pontefice all'aeroporto di Philadelphia il Vicepresidente statunitense Joe Biden
Dublino 2018, questo l’appuntamento per la prossima giornata mondiale delle famiglie. Il 27 dicembre prossimo, festa della Santa famiglia di Nazareth, in tutte le diocesi si celebra il Giubileo delle famiglie si farà il 27 dicembre prossimo.
Come a Washington ha voluto salutare i “fratelli ebrei” per lo Yom Kippur, così oggi prima di andare a celebrare la messa conclusiva della Giornata mondiale delle famiglie il Papa ha, con un piccolo fuori programma, benedetto una statua dedicata ai 50 anni della Nostra Aetate la dichiarazione conciliare sull rapporto tra cristianesimo ed ebraismo nella St. Joseph's University gestita dai gesuiti.
Papa Francesco ha incontrato 5 vittime di pedofilia nella mattina, e ne ha voluto dare personalmente l’annuncio ai vescovi che ha incontrato poco dopo l’incontro nel seminario di San Carlo Borromeo. Ma la vera novità dell’incontro è che le 5 vittime non avevano tutti subito abusi da membri del clero, ma anche da educatori o in famiglia.
Quattro edifici residenziali e uno per affari amministrativi che dal 1995 si chiamano Curran-Fromhold Correctional. Il Papa visita i detenuti, tappi ormai consueta nei viaggi di Francesco. Visita la gente che vive in quelle otto unità abitative di 32 celle organizzate intorno a un soggiorno e zona pranzo comune. É un carcere modello quello di Filadelfia e i detenuti hanno accesso alla ricreazione al coperto e all'aperto, ai servizi medici, alla biblioteca. Ma sono sempre quei carcerati che Gesù chiede di andare a visitare. E stavolta sono circa tremila.
“La famiglia per la Chiesa non è prima di tutto un motivo di preoccupazione, ma la felice conferma della benedizione di Dio al capolavoro della creazione”. Lo ha detto Papa Francesco incontrando i Vescovi partecipanti all’Incontro Mondiale delle Famiglie di Philadelphia.
Chiedere politiche sociali adeguate, perché la famiglia non è la Cenerentola della società. E imparare a guardare al futuro, magari prendendo esempio dalle famiglie numerose che a migliaia sono giunte dagli Stati Uniti per testimoniare la loro vicinanza con la famiglia. Il Cardinal Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, è a Philadelphia per l’incontro mondiale delle famiglie. Ai microfoni dell’ACI Group, spiega la sua opzione fondamentale per la famiglia.
Un Vangelo per la famiglia, da portare alle famiglie delle periferie. Durante la Messa che il Papa celebrerà questo pomeriggio, sul Benjamin Franklin Parkway (si attendono dalle 600 mila al milione di persone) cinque famiglie dai cinque continenti, più una proveniente dalla Siria, riceveranno dalle mani di Francesco il Vangelo di Luca. Successivamente ciascuno di loro riceverà 150 mila copie del Vangelo. Con l’impegno sarà quello di portare questo Vangelo nelle periferie delle loro città.
Un grande viale illuminato tra gli alberi, sullo sfondo il palco dell’incontro mondiale delle famiglia. Centinaia di migliaia, di ogni parte del mondo, che per ore hanno atteso il Papa seguendo canti e preghiere. Poi, scesa la notte, ecco la veglia, che di fatto è anche uno spettacolo. Ma sopratutto una occasione di testimonianze.
É dal cuore storico degli Stati Uniti che inizia l’incontro del Papa con Filadelfia. Dopo la messa nella Basilica di Filadelfia, il Papa arriva nel parco davanti alla Sede del Governatore di Filadelfia nel Commonwealth della Pennsylvania, luogo simbolo della storia della città. Sul pinnacolo della torre c'è la statua di William Penn, il fondatore dello Stato e ispiratore dei valori di libertà religiosa che ne sono alla base.
Appena usciti dalla stazione di 30th Street, a Philadelphia, c’è un grande edificio: la Drexel University. Fu fondata da Anthony Joseph Drexel. Era lo zio di Katharine Drexel, proclamata santa del 2000. Una santa che significa molto nella storia di Philadelphia.
"Durante questi giorni dell’Incontro Mondiale delle Famiglie, vi chiederei in modo speciale di riflettere sul nostro servizio alle famiglie, alle coppie che si preparano al matrimonio, e ai nostri giovani. Vi chiedo di pregare ferventemente per esse, come pure per le decisioni del prossimo Sinodo sulla famiglia". Così Papa Francesco nel corso dell'omelia pronunciata durante la celebrazione della messa nella Cattedrale di Philadelphia, ultima tappa del viaggio apostolico negli Stati Uniti.
“Negli USA è fallita la catechesi.” Thomas Farr, direttore del Religious Freedom Project alla Georgetown University di Washington, non usa mezzi termini nel definire il problema dei cattolici negli Stati Uniti. Un problema che parte da lontano, perché è vero che “alcuni vescovi non hanno paura di parlare,” ma è anche vero che “ce ne sono molti che hanno paura dell’opinione del mondo della cultura,” e dunque fanno un passo indietro. “Ma, indovina un po’? Hanno comunque perso la battaglia.”
Papa Francesco ha concluso la sua giornata a New York celebrando la Messa nel Madison Square Garden
Centinaia di mani che cercano quelle del Papa, foto, selfie e una festa che diventa incontro tra i bimbi più piccoli e Francesco.