“È un caso che ho studiato, ho fatto ricerche, l'ho fatto lavorare molto, e non ci sono prove”. Papa Francesco nel volo di ritorno dal Cile e Perù ha risposto così a chi gli chiedeva chiarimenti sulla vicenda del bes ovo Barros di Osorno.
Era prevedibile. Dopo la risposta sulla questione Barros in Chile ad un giornalista, il Papa avrebbe dovuto essere più chiaro con la stampa nella conferenza sul volo del ritorno.
Arrivano a Roma in un viaggio non programmato, per parlare con il presidente della Pontificia Commissione dei Minori ed eventualmente con Papa Francesco. Peter Saunders e Mary Collins, vittime di abusi in passato e ora membri della Pontificia Commissione per la Protezione dei Minori, vogliono rendere visibile il loro disappunto per la nomina di Juan Barros Madrid a vescovo di Osorno, in Cile. Il Vaticano ha già fatto sapere che non ha trovato ostacoli alla sua nomina, e che la sua posizione era stata analizzata. Ma il peso delle accuse di aver non solo nascosto, ma anche assistito, agli abusi perpetrati da padre Fernando Karadima negli anni Novanta, è troppo forte perché passi inosservato.