Una visita in Guandong, per proseguire il ruolo di ponte con la Chiesa della Cina continentale. Il Cardinale Chow, vescovo di Hong Kong, è stato nelle diocesi di Guangzhou, Shanthou e Shenzhen dal 22 al 26 aprile, in un viaggio che per scopi e intenti ricalca quello effettuato a Pechino circa un anno fa, che tra l’altro ha avuto una visita di restituzione del vescovo di Pechino Li Shan a novembre 2023.
Potrebbe ricevere presto a Pechino una delegazione della Santa Sede, guidata dall’arcivescovo Claudio Maria Celli. Ma intanto l’arcivescovo di Pechino Joseph Li Shan, presidente dell’Associazione Patriottica cinese, è tornato nella capitale della Cina dopo tre giorni a Hong Kong, ricambiando la visita che il Cardinale Chow, vescovo di Hong Kong, aveva fatto ad aprile a Pechino.
Dopo la visita del vescovo di Hong Kong Stephan Chow a Pechino lo scorso aprile, da oggi è l’arcivescovo di Pechino Giuseppe Li Shan a restituire la visita, in quello che si dimostra essere un ponte molto ben delineato tra la diocesi di Hong Kong e Pechino, tra la parte della Chiesa cinese storicamente più indipendente e la Chiesa più legata al governo. L’arcivescovo Giuseppe Li Shan di Pechino sarà ad Hong Kong cinque giorni, per un viaggio che sembra l’ennesimo ponte gettato alla Cina dalla Santa Sede, durante il quale vedrà, secondo l’annuncio, “il Cardinale Chow e diversi officiali della Chiesa di Hong Kong”.
C’è anche il Cardinale Joseph Zen Ze-kiun tra i sei abitanti di Hong Kong nominati per il Premio Nobel per la Pace come riconoscimento per il loro attivismo nel campo dei diritti umani. Il gruppo è stato proposto da sei membri del Congresso USA “perché sono ardenti difensori dell’autonomia di Hong Kong, dei diritti umani e dello stato di diritto”.
C’è un aspetto, nel profilo del nuovo vescovo di Hong Kong Stephen Chow, che potrebbe essere decisivo: non solo il provinciale della Provincia di Cina dei Gesuiti ha dedicato tutta la sua vita alla formazione, ma è stato anche parte di un gruppo ristretto che aveva il progetto di fondare una università cattolica ad Hong Kong. Un progetto ambizioso, naufragato nel 2015, dopo che erano stati raccolti 2 miliardi di dollari di Hong Kong (circa 210,6 milioni di euro) per realizzarlo. Un progetto che non si poté fare per l’opposizione del governo rappresentato dal C.Y. Leung, che fu a capo del territorio dal 2012 al 2017 e che negò la concessione promessa, cambiando le carte in tavola.
Dopo due anni dalla morte del vescovo Michael Cheung, Papa Francesco sceglie il provinciale dei Gesuiti di Cina Stephen Chow Sau-yan come nuovo vescovo di Hong Kong. Il neo vescovo Chow, classe 1959, è molto giovane e proviene proprio dall’isola dove da tempo un movimento popolare si oppone al modo in cui la Cina sta amministrando il territorio.
Nessuna competizione con il governo, ma la necessità, piuttosto, di stare con gli ultimi, e anche di costruire una nuova società a partire dall’educazione. Il vescovo di Hong Kong Yeung Ming-cheung, è stato in Vaticano per l’ad limina dei vescovi di Hong Kong e Macao. Si sono incontrati con il Papa il 23 giugno, al culmine di una settimana trascorsa nei dicasteri della Curia romana. Il vescovo Yeung sottolinea il sistema particolare di Hong Kong, che pure è sotto la Cina. Non entra nel merito delle polemiche su un eventuale accordo tra Santa Sede e Repubblica Popolare Cinese. Ma guarda con interesse e sollecitudine ai cattolici nella Repubblica Popolare. Perché la Chiesa non deve competere con il governo. Ma è chiamata ad essere vicina alle persone.
È lo storico direttore della Caritas diocesana, ha trascorso un periodo negli Stati Uniti, ed è stato coadiutore dell’arcidiocesi di Hong Kong per un anno. Dall’1 agosto, Michael Yeung ming-Cheung è stato nominato arcivescovo di Hong Kong, sostituendo così il Cardinale John Tong Hon, che va in pensione. Si trova ad ereditare una sede cruciale per la Chiesa in Cina. Ad Hong Kong c’è, infatti, la “missione di studio” sulla Cina della Santa Sede. Ed Hong Kong, con il suo essere stata colonia britannica e l’essere allo stesso tempo una regione ad amministrazione speciale cinese, è un punto di osservazione straordinario per comprendere quello che avviene a Pechino e dintorni.
Il Papa ha accettato stamane la rinuncia del Cardinale John Tong Hon all'ufficio di Vescovo di Hong Kong. Succede al Cardinale Tong Hon Monsignor Michael Yeung Ming-cheung, finora Vescovo coadiutore. La Diocesi di Hong Kong è centrale nella delicata vicenda dei rapporti tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese, che non intrattiene con il Vaticano rapporti diplomatici.