Il vescovo Krzysztof Zadarko si è chiesto perché la Polonia non stia ricevendo più sostegno dall'Unione europea e da altri paesi nonostante aiuti milioni di rifugiati ucraini.
La Conferenza Episcopale Italiana ha rinnovato l’appello per la fine delle ostilità in Ucraina, lasciando spazio al negoziato. La Presidenza ha invitato a sostenere la raccolta fondi, avviata da Caritas Italiana, per far fronte ai bisogni immediati delle popolazioni vittime del conflitto, chiamando anche alla prossimità con le sorelle e i fratelli ucraini che sono nel nostro Paese. La Cei, inoltre, ricorda che l’intera rete delle Caritas diocesane su tutto il territorio nazionale sostiene le azioni necessarie per rispondere ai bisogni più urgenti della popolazione in sofferenza o in fuga e a contribuire all’accoglienza di quanti arriveranno in Italia.
“Nelle ultime settimane i media hanno riportato un grave rischio di conflitto armato in Ucraina. Ogni guerra è una tragedia dell’umanità. Alla drammaticità della guerra tra Russia e Ucraina si aggiungerebbe il fatto che entrambi sono due popoli cristiani e slavi. Condizione indispensabile però è il rispetto del diritto dei popoli, compreso il diritto all’autodeterminazione e all’integrità territoriale”. Lo scrivono i Vescovi polacchi in una dichiarazione firmata dal Presidente della Conferenza Episcopale Stanisław Gądecki e inviata ai Vescovi Ortodossi e Cattolici della Russia e dell’Ucraina.
La situazione attuale è una grande minaccia per i Paesi dell’Europa centro-orientale e per tutto il continente europeo, che può distruggere l'eredità di molte generazioni che hanno costruito un ordine pacifico e l'unità in Europa – hanno sottolineato i Vescovi Polacchi e Ucraini in un Appello alla ricerca del dialogo e dell’accordo al fine di evitare il pericolo di azioni di guerra.
“Il Santo Padre dopo la sua visita a Cipro e in Grecia ha fatto appello ai paesi europei affinché permettano alle Chiese locali, comprese le congregazioni religiose e le organizzazioni cattoliche, di accogliere coloro che hanno urgente bisogno di assistenza solidale da parte della comunità internazionale. La Chiesa in Polonia sostiene questo appello. Siamo pronti di assistere, sulla base delle possibilità legali esistenti e in conformità con le norme vigenti statali in materia di migrazione, tutti coloro che esprimono il desiderio di venire a stabilirsi nel nostro Paese”. Lo afferma il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Polacca.
In questi giorni i Vescovi della Conferenza Episcopale Polacca sono a Roma per compiere la visita ad limina apostolorum da Papa Francesco.
Nel terzo giorno della conferenza internazionale di Varsavia "La nostra missione comune di salvaguardia dei figli di Dio", si è parlato delle conseguenze teologiche degli abusi sessuali su minori da parte del clero. Sono state inoltre condivise esperienze sulla pratica della tutela dei minori nei singoli Paesi dell'Europa Centro- Orientale.
La beatificazione del Card. Stefan Wyszyński e di Madre Elżbieta Róża Czacka, la visita Ad limina dei Vescovi polacchi, il Sinodo dei Vescovi in Vaticano e la situazione dei migranti e dei rifugiati: sono questi i temi più importanti sollevati nel comunicato della Sessione del Consiglio dei Vescovi Diocesani, svoltasi a Jasna Góra il 25 agosto.
Avrebbe detto che non sarebbe voluto mai essere un peso per gli altri, e per questo ora un cittadino polacco in stato vegetativo nel Regno Unito, ricoverato a Plymouth, si vedrà interrompere idratazione e alimentazione per decisione della Corte Suprema di Giustizia del Regno Unito e del Tribunale Europeo dei Diritti dell’Uomo. E questo nonostante il paziente sia in miglioramento e che i famigliari (ma non la moglie) oppongano alla decisione la diversa volontà del paziente.
Sono 1.700 i professori che hanno firmato l'Appello alla verità e al rispetto in memoria di Giovanni Paolo II. Fanno appello per fermare la diffusione di falsità nei confronti del Papa Polacco. L'appello è stato sostenuto, tra gli altri, da Adam Daniel Rotfeld, Hanna Suchocka, Krzysztof Zanussi, Rettori di Università, esperti di fama mondiale ed ex ministri.
La sentenza del Tribunale Costituzionale sull'aborto è, nella dimensione umana, un grande, positivo passo di civiltà. Lo ha affermato l'arcivescovo Stanisław Gądecki, Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, in un'intervista alla KAI, Agenzia Cattolica di Informazione. Tuttavia - ha sottolineato - la mancata pubblicazione della decisione del Tribunale Costituzionale presenta molti punti interrogativi.
Il 14 e 15 giugno, i vescovi polacchi hanno celebrato il centenario del compleanno di Karol Wojtyla nel santuario papale di Cracovia e nella sua città natale, Wadowice, nonché a Kalwaria Zebrzydowska.
Incoraggio a partecipare all’iniziativa #ThankYouJohnPaul2. Essa consiste nella pubblicazione sui social media di voci, foto o brevi video per ringraziare San Giovanni Paolo II - ha detto il presidente della Conferenza Episcopale Polacca, l’arcivescovo Stanisław Gądecki. L’iniziativa è legata al centenario della nascita di Karol Wojtyła, che cade il 18 maggio.
“Ringrazio Vostra Santità per questa voce necessaria, importante e sensibile, che diventa un forte grido della Chiesa “per i diritti dei poveri, dei popoli originari e del minimo dei nostri fratelli e sorelle, dove le loro voci possono essere ascoltate e la loro dignità avanzato ”- ha sottolineato il presidente della Conferenza episcopale polacca, l'arcivescovo Stanisław Gądecki, in una lettera a Papa Francesco”.
Una lettera densa di significato quella che l’episcopato polacco ha inviato a tutti i preti e che domani sarà letta in tutte le celebrazioni della Messa e in tutta la Polonia.
Con due distinti messaggi Papa Francesco ha ringraziato i polacchi per la loro accoglienza in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia.
Il primo giorno del suo viaggio in Polonia Papa Francesco ha voluto incontrare nella cattedrale del Wawel i vescovi polacchi. Un incontro a porte chiuse, un dialogo tra il Papa e i suoi confratelli.
Sono cento laici polacchi, e si sono riuniti in una iniziativa chiamata “Forum degli Ambienti Cattolici – tra i Sinodi.” Hanno firmato un documento, rilasciato lo scorso 1 ottobre, in cui hanno chiesto ai padri sinodali di non smettere di difendere il tradizionale insegnamento morale della Chiesa cattolica. E rappresentano la punta più avanzata di un movimento che in Polonia si è mosso affinché il Sinodo non dimentichi l’insegnamento della Chiesa.