“La cerimonia di apertura di ieri sera, organizzata dalla COJOP ha offerto al mondo intero alcuni meravigliosi momenti di bellezza e gioia, ricchi di emozioni e universalmente acclamati.
"Le Conferenze episcopali di tutta l'Africa, che hanno riaffermato con forza la loro comunione con Papa Francesco, ritengono che le benedizioni extraliturgiche proposte nella Dichiarazione Fiducia Supplicans non possano essere effettuate in Africa senza esporsi a scandali"
Al termine di una plenaria arrivata a un mese dalla pubblicazione del rapporto CIASE che dettagliava la situazione degli abusi in Francia, i vescovi francesi hanno preso le prime decisioni per rispondere agli abusi: stabiliranno un fondo per compensare le vittime, finanziato con la vendita di alcuni immobili della Conferenza Episcopale, ma allo stesso tempo hanno chiesto “al Papa, dal quale deriva la loro missione, di inviare una equipe di visitatori per valutare questa missione in materia di protezione dei minori e per dare, se necessario, il seguito dopo la loro visita”.
Dopo due anni e mezzo di lavoro, la Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa, ha consegnato e presentato il rapporto completo sugli abusi alla Conferenza episcopale francese e alla Conferenza dei Religiosi e delle Religiose di Francia. Dal Rapporto emerge che sono 216.000 le persone aggredite sessualmente da 2.900/3.200 sacerdoti, religiosi e religiose in Francia negli ultimi 70 anni di storia. Cifra che però aumenta a 330.000 se si includono anche tutti coloro che sono stati aggrediti da “laici che lavorano nelle istituzioni della Chiesa cattolica”.
Non è bastato il no del Senato, che ha addirittura rifiutato di discutere il disegno di legge di bioetica approvato dall’Assemblea Nazionale. Perché, alla fine, la stessa Assemblea Nazionale ha approvato la loi bioetique lo scorso 29 giugno, con un testo che ha la maggioranza tra i deputati, ma di certo non riscontra “l’ampio consenso” di cui si avrebbe bisogno per questi tipi di scelte. Ed è per questo che i vescovi francesi chiedono “una moratoria” sui temi della bioetica. Fermarsi e riflettere, insomma, prima di scendere nel piano inclinato e scosceso della cultura della morte.
Da sempre la speranza era riposta nel Senato, che già aveva rigettato alcuni degli emendamenti più controversi della legge. Ora, mentre la Lois de Bioetique francese prosegue la sua marcia a tappe forzate, il Senato già ha fatto sapere che la rigetterà, bloccando così quello che viene considerato un “colpo di mano” da parte dell’Assemblea Nazionale, che ha ripreso la discussione. Facendo tirare un sospiro di sollievo alla Conferenza Episcopale Francese, il cui Consiglio Permanente, riunitosi dal 7 al 9 giugno, aveva rilasciato una dichiarazione molto forte in cui si sottolineava che “Solo la fraternità può sostenere la fragilità”.
Papa Francesco ha ricevuto stamane un gruppo di Vescovi della Conferenza Episcopale Francese per la visita ad limina.
I dossier più importanti sono quelli di utero in affitto e fecondazione eterologa per tutti. Ma anche le nuove scoperte genetiche, l’intelligenza artificiale, l’uso delle staminali. Di questo si parla in Francia durante gli Stati generali della Bioetica. Ed è per questo che un gruppo di vescovi francesi è stato in Vaticano, lo scorso 17 aprile, per parlare con gli esperti della Pontificia Accademia per la Vita.
La Délégation Catholique pour la Coopération della Chiesa Cattolica Francese lavorando per lo sviluppo serve “un’autentica cooperazione tra le Chiese locali e tra i popoli, opponendosi alla miseria e operando per un mondo più giusto e più fraterno”. Così Papa Francesco ricevendo in Vaticano la Delegazione cattolica della Cooperazione, della Conferenza dei Vescovi di Francia, in occasione del suo 50/mo di fondazione.
La tremenda notizia dell’assalto alla parrocchia di Saint-Étienne-du-Rouvray è rimbalzata alla GMG a Cracovia dove si trova il vescovo di Rouen Dominique Lebrun che ha chiesto anche ai non credenti di unirsi al suo “grido a Dio, con tutti gli uomini di buona volontà”.