Il 10 settembre prossimo, a Milano, la presentazione del catalogo del Padiglione della Santa Sede alla Biennale di Venezia. Continuano le attività artistiche
Due libri che narrano Venezia: fra isolotti e campanili. Un viaggio nelle pagine di Monica Cesarato e di Fabio Rizzardi
“Solo chi rimane unito a Gesù porta frutto. Gesù stesso, riprendendo Isaia, racconta la drammatica parabola dei vignaioli omicidi, mettendo in risalto il contrasto tra il lavoro paziente di Dio e il rifiuto del suo popolo. La metafora della vite, mentre esprime la cura amorevole di Dio per noi, d’altra parte ci mette in guardia, perché, se spezziamo questo legame con il Signore, non possiamo generare frutti di vita buona e noi stessi rischiamo di diventare rami secchi, che vengono gettati via”. Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia pronunciata durante la Messa presieduta in Piazza San Marco, a Venezia.
Benedetto XVI è stato l’ultimo Papa a visitare Venezia nel maggio 2011 in attesa dell’arrivo – domenica – di Papa Francesco, suo successore.
Quella di Papa Paolo VI fu una visita breve, una "tappa di viaggio", ma il Pontefice - che si stava recando ad Udine per il Congresso Eucaristico Nazionale - volle comunque fermarsi nel capoluogo veneto per un saluto ai fedeli del Patriarcato. Era il 16 settembre 1972.
Domenica 28 aprile 2024 Papa Francesco si recherà in visita a Venezia. Lo ha annunciato il Patriarcato.
Quella della festa della Madonna della Salute a Venezia è una tradizione che ci si rinnova da più di tre secoli. Ricorda una terribile pestilenza, quella del biennio 1630-1631. Da allora, dopo il voto del Doge, ogni anno il 21 novembre i veneziani fanno un pellegrinaggio alla Madonna della Salute, per affidare alla madre di Dio le proprie intenzioni di preghiera e ringraziare dei doni di grazia ricevuti.
Sabato 21 maggio 2022 tutta la comunità di Venezia è invitata alle ore 10.00 presso la Basilica della Madonna della Salute per ricordare e celebrare il primo centenario dell’incoronazione dell’immagine della Madonna Mesopanditissa, che per i veneziani è la "Madonna della Salute". Saranno presentati mercoledì prossimo 18 maggio, alle 12 presso il palazzo del Seminario patriarcale di Venezia, i nuovi diademi votivi per l’icona della Madonna della Salute in vista della festa di sabato.
L'ulna di S. Antonio torna a Venezia. Erano in 6000 lungo il Brenta a salutare il Santo e ad accompagnarlo da Padova alla Salute lungo il Brenta e il Canal Grande.
Il sole sta tramontando, ormai, ma ancora non si rinuncia all’ultimo saluto della giornata portato alla tomba del santo. Domenica 13 giugno, in fila sul sagrato della basilica di sant’Antonio, a Padova, ciascuno porta il suo fardello, il suo dolore. Sa che non può, non riesce a portarlo da solo.
"Nel corso di questo primo anno sono stati compiuti passi importanti". Così dice un comunicato stampa che racconta il primo anno di lavori della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I, istituita da papa Francesco con Rescriptum ex audientia del 17 febbraio 2020.
Venezia e la sua laguna. Venezia e i suoi palazzi dorati, con volte e archi , mirabili opere dell’architettura rinascimentale che segneranno la storia della città veneta. Ma Venezia vuol dire anche San Marco e il suo leone.
Quattro colonne e una storia da raccontare nella vita della città di Dogi. La Procuratoria di San Marco che si occupa della cura della Basilica di San Marco a Venezia ha pubblicato il quattordicesimo volume dei suoi “Quaderni”, edito da Marsilio editori, in cui sono raccontati gli interventi realizzati per salvaguardare e recuperare le quattro colonne in marmo d’Aquitania del portale di San Pietro, nel nartece della Basilica marciana in quella che viene chiamata porta di San Pietro.
E’ il 2 aprile 1715; all’approdo degli Alberoni, dinanzi a Venezia, arriva una piccola imbarcazione, piuttosto malandata, dopo la lunga traversata dal Peloponneso fino alle sponde veneziane, la San Cirillo. Una nave adoperata per i commerci tra Venezia e l’Oriente, che a volte trasporta anche passeggeri.
Il 21 novembre a Venezia si celebra la tradizionale festa della Madonna della Salute. Una festa molto sentita, molto amata dai veneziani e da migliaia di pellegrini. La festa possiede radici antiche, che rimandano al terrore della malattia che semina morte e sofferenza.
"Ci prepariamo a vivere il tempo non certo facile della ripartenza che porterà con sé problematiche già vissute e l’accentuarsi di sofferenze legate alla crisi socioeconomica. La convivenza con Covid-19, purtroppo, è destinata a protrarsi nel tempo. Iniziamo, quindi, una vera attraversata del deserto che non sarà facile e in cui le nostre comunità sono chiamate a riscoprire la virtù cristiana della speranza, guardandosi e dal facile sconforto e dall’ottimismo di maniera, consapevoli che Gesù risorto non abbandona coloro che si affidano a Lui".
Sono più di 100 i casi di Coronavirus accertati in Italia e più precisamente nelle regioni nord del Paese. Per questo motivo, alcune diocesi italiane come Milano, Torino, Venezia, hanno reso note le disposizioni riguardo messe e attività pastorali per limitare il contagio.
Un nuovo ed importante incontro di dialogo e confronto interreligioso con la comunità islamica è in programma la sera di martedì 4 febbraio, a Marghera.
“Quest’anno viviamo una festa della Salute molto particolare, dopo quanto è successo nella notte fra 12 e il 13 novembre e nei giorni successivi. Si è sfiorata la tragedia e un nuovo campanello d’allarme è risuonato forte; speriamo sia stato ascoltato”. Lo ha detto il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia, nell’omelia della Messa celebrata per la festa della Madonna della Salute.
L’acqua alta record della notte scorsa ha messo letteralmente in ginocchio la città di Venezia. L’ondata di maltempo ha provocato anche la morte di due persone. Ha riportato danni anche la Basilica di San Marco: la cripta risulta completamente allagata.