La Giornata missionaria dei ragazzi è una festa che vede bambini e adolescenti rinnovare l’impegno di diffondere il Vangelo con le scelte e gli stili di vita propri della loro età.
Misericordia io voglio, e non sacrifici. Lo ha scritto Papa Francesco sul Libro degli Ospiti del Santuario della Divina Misericordia, a Cracovia. Il Papa ha attraversato la Porta Santa e ha confessato otto giovani, tra cui un sacerdote. "Nulla vi può separare dall’amore di Dio - ha detto sul sagrato del Santuario - mai dobbiamo stancarci di Gesù, anche se pensiamo che i nostri peccati siano grandi la sua misericordia è più grande e noi possiamo riceverla".
Al termine della sua relazione al Convegno Diocesano di Roma il Papa ha ascoltato alcune domande per poi rispondere a braccio. Individualismo, tenerezza, morale, crisi del matrimonio, i temi affrontati da Papa Francesco.
Il Vangelo richiede uno sforzo teologico ma anche l'impegno ad "includere tutti, non escludere nessuno, evitando ogni scarto e cercando di superare ogni barriera e muro". E' quanto ha affermato ieri - nella messa solenne in occasione della festa patronale di San Marco Evangelista - il Patriarca di Venezia Monsignor Francesco Moraglia.
Unità, gloria e mondo. Tre parole del Vangelo che Papa Francesco ha riunito come principio di mandato di missione della Parola nel mondo.Sono infatti 250 le famiglie provenienti dai cinque continenti che saranno inviate dal Papa per l'evangelizzazione.
E’ un lungo elenco. Che purtroppo si allunga ogni giorno. Ci sono tante storie di Vangelo dietro le morti dei tanti sacerdoti e laici uccisi nel mondo in terra di missione. Esperienze che vengono ricordate oggi, in occasione della “Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei Missionari Martiri”, promossa dal Movimento Giovanile delle Pontificie Opere Missionarie nel giorno anniversario dell’assassinio di mons. Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo di San Salvador (24 marzo 1980), che sarà beatificato il 23 maggio.
“Il Vangelo; il crocifisso e la testimonianza della nostra fede, povera, ma sincera” sono le “tre cose” da offrire a chi “vuole vedere Gesù”, “a quanti sono alla ricerca del volto di Dio; a chi ha ricevuto una catechesi da piccolo e poi non l’ha più approfondita; a chi ha perso la fede, a tanti che non hanno ancora incontrato Gesù personalmente”.