Ultime Notizie: Urbi et Orbi

Papa Francesco al termine di un urbi et orbi / Vatican Media

Diplomazia pontificia, verso l’Urbi et Orbi di Natale 2023

Ci sarà un inviato speciale di Papa Francesco in Terrasanta durante le festività natalizie. Papa Francesco ha infatti deciso di inviare il Cardinale Konrad Krajewski, Elemosiniere pontificio, a Gerusalemme, per ripetere insieme al Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme, l’invocazione per la pace dell’8 giugno 2014 nei Giardini Vaticani e pregare per la fine della “terza guerra del mondo a pezzi”.  

Papa Francesco durante la Benedizione Urbi et Orbi, Loggia delle Benedizioni, 17 aprile 2022 / Daniel Ibanez / ACI Group

Papa Francesco, Urbi et Orbi di Pasqua: “Oggi più che mai abbiamo bisogno del Risorto”

È una “Quaresima che sembra non avere fine” quella che ha colpito il mondo, dalla pandemia alla guerra scoppiata nel cuore dell’Europa, che si aggiunge ai conflitti in Medio Oriente, in Asia, in situazioni del mondo dove la Santa Sede è presene anche quando non c’è nessuno. E proprio per questo, oggi più che mai “abbiamo bisogno del Crocifisso Risorto”, sottolinea Papa Francesco nel tradizionale messaggio Urbi et Orbi di Pasqua. Una “Pasqua di guerra”, dice il Papa, di fronte alla quale “anche i nostri occhi sono increduli”.  

Papa Francesco durante l'Urbi et Orbi di Natale 2021 / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia pontificia, dentro l’Urbi et Orbi di Natale

I conflitti dimenticati. Quelli che invece sono visibili. Ma anche gli accenni a situazioni non esplicitate, ma ben presenti alla diplomazia della Santa Sede. Nel suo consueto messaggio urbi et orbi, che torna dalla loggia centrale della Basilica Vaticana, Papa Francesco fa un discorso sullo “Stato del mondo”, indicando quali sono i temi che prioritari per la diplomazia del Papa.  

Papa Francesco durante il messaggio pasquale prima della benedizione Urbi et Orbi, Basilica di San Pietro, 4 aprile 2021 / Vatican Media / ACI Group

Papa Francesco, Urbi et Orbi di Pasqua: “Cristo risorto, speranza per chi soffre”

Gesù risorto “porta impresse le piaghe delle mani, dei piedi e del costato”, piaghe che sono segno del suo amore profondo per noi, e che devono essere speranza per chi soffre, quanti sono ancora colpiti dalla pandemia, quanti invece soffrono in situazioni difficili. Nel messaggio Urbi et Orbi di Pasqua, che per la seconda volta Papa Francesco pronuncia dall’altare della Cattedra e non dalla Loggia delle benedizioni per via della pandemia, il Papa guarda a quanti soffrono ancora. E la sua panoramica internazionale tocca conflitti rinnovati, come quello del Myanmar, o situazioni antiche, come la Siria che vive adesso il decimo anno di guerra. Chiede vaccini per tutti. Auspica un ritorno alla normalità, specialmente per i giovani, che hanno bisogno di relazioni “reali e non virtuali”, e ricorda che le restrizioni da pandemia non devono toccare la libertà religiosa.  

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L' Anno di Giovanni Paolo II, il Natale che avrebbe voluto celebrare in Terra Santa

Per Giovanni Paolo II il Natale è sempre stato l’occasione di pensare a coloro che sono senza pace. Si perché in guerra sia perché in ricerca. Il

Papa Francesco durante l'Urbi et Orbi di Pasqua 2020. La stessa scena dovrebbe ripetersi a Natale 2020 / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia pontificia, verso l’Urbi et Orbi di Natale

Di cosa parlerà Papa Francesco all’urbi et orbi di Natale? Come a Pasqua, Papa Francesco non si affaccerà dalla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro, ma pronuncerà il suo tradizionale messaggio alla città e al mondo dall’altare della Cattedra, nella Basilica di San Pietro. Per rispettare le restrizioni per il coronavirus, non ci sono ambasciatori accreditati presso la Santa Sede, come invece succede di solito. Ma i temi del messaggio saranno centrali.  

Una veduta della Segreteria di Stato vatican dal Cortile di San Damaso / AG / ACI Group

Diplomazia pontificia, verso l’Urbi et Orbi di Pasqua

Per la prima volta, Papa Francesco non pronuncerà il messaggio di Pasqua Urbi et Orbi dalla Loggia delle benedizioni, con affaccio sulla Basilica di San Pietro decorata con fiori olandesi. Resterà un messaggio primato, dai cancelli dell’altare della confessione, come sarà ristrettissima la Messa di Pasqua, come lo sono state le celebrazioni di Pasqua.

Vatican Media

Papa Francesco, è tempo di reimpostare la rotta della vita verso il Signore, e gli altri

Da settimane sembra che sia scesa la sera. E come i discepoli nella tempesta sul lago si sentono perduti così noi oggi.

Vatican Media

Coronavirus, Papa Francesco: venerdì una speciale Benedizione Urbi et Orbi

Commentando l’episodio evangelico della guarigione del cieco nato Papa Francesco – recitando l’Angelus dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico - sottolinea come Gesù operi “l’illuminazione a due livelli: uno fisico e uno spirituale: il cieco dapprima riceve la vista degli occhi e poi è condotto alla fede in Gesù. E’ tutto un percorso… Sarebbe bello che tutti oggi leggessero questo passo del Vangelo di Giovanni. I prodigi che Egli compie non sono gesti spettacolari, ma hanno lo scopo di condurre alla fede attraverso un cammino di trasformazione interiore”.

Papa Francesco durante una benedizione urbi et orbi / ACI Stampa

Diplomazia Pontificia, verso l’Urbi et Orbi di Natale

Nel giorno di Natale, Papa Francesco si affaccia dalla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro e dà la benedizione alla città e al mondo (Urbi et Orbi). Si tratta di un appuntamento importante per la diplomazia della Santa Sede, perché il Papa guarda alle situazioni mondiali di maggiore interesse e le menziona. La benedizione è il primo dei due appuntamenti che danno il tono della diplomazia pontificia nel corso dell’anno. Il secondo è il discorso di inizio anno al Corpo Diplomatico, che quest’anno si terrà il 13 gennaio.  

Papa Francesco durante uno dei passati Urbi et Orbi / Vatican Media

Diplomazia pontificia, verso l’Urbi et Orbi di Pasqua

Nel giorno di Pasqua, Papa Francesco pronuncerà dalla loggia delle benedizioni la consueta benedizione Urbi et Orbi, alla città e al mondo. Gli occhi dei diplomatici saranno tutti focalizzati sul discorso, perché, come per l’Urbi et Orbi di Natale, Papa Francesco si potrebbe focalizzare su alcuni temi caldi della diplomazia pontificia.  

Il Cardinale Parolin a Bamako con il presidente El Hadj Ibrahim Boubacar Keïta, 16 novembre 2018 / Holy See Press Office

Diplomazia pontificia, verso l’Urbi et Orbi di Papa Francesco

Nel giorno di Natale, il Papa come da tradizione si affaccia dalla loggia centrale della Basilica Vaticana per la benedizione urbi et orbi, alla città e al mondo. La benedizione è anche l’occasione per una panoramica mondiale, che mostra anche l’interesse della diplomazia pontificia. Di cosa parlerà Papa Francesco durante questo Natale? Quali saranno le aree su cui si concentrerà?

Papa Francesco si affaccia dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro per il messaggio Urbi et Orbi, Pasqua, 1 aprile 2018 / Daniel Ibanez / ACI Group

Papa Francesco, l’Urbi et Orbi di Pasqua: “La Resurrezione è la vera speranza”

È in Cristo Risorto che si trova la vera speranza nel mondo, in quel chicco di grano “seminato da Dio nei solchi della terra”, morto “ucciso dal peccato del mondo”, ma risorto al terzo giorno. Ed è a quella speranza che Papa Francesco si rivolge nell’Urbi et Orbi del giorno di Pasqua, con la consueta panoramica delle situazioni di crisi nel mondo, ma con lo sguardo fisso sulla speranza del Signore.  

L'Osservatore Romano - ACI Group

Natale, il grido di pace Urbi et Orbi di Papa Francesco

Il potere del Bambino Gesù non si basa su forza e ricchezza ma “è il potere dell’amore. E’ il potere che ha creato il cielo e la terra, che dà vita ad ogni creatura; è la forza che attrae l’uomo e la donna e fa’ di loro una sola carne, una sola esistenza; è il potere che rigenera la vita, che perdona le colpe, riconcilia i nemici, trasforma il male in bene. E’ il potere di Dio. Questo potere dell’amore ha portato Gesù Cristo a spogliarsi della sua gloria e a farsi uomo; e lo condurrà a dare la vita sulla croce e a risorgere dai morti. E’ il potere del servizio, che instaura nel mondo il regno di Dio, regno di giustizia e di pace”. E’ questo l’incipit del messaggio natalizio ai popoli e alle nazioni che Papa Francesco ha rivolto dalla Loggia Centrale della Basilica Vaticana prima di impartire la solenne Benedizione Urbi et Orbi.  

Martha Calderon CNA

L’Urbi et Orbi di Papa Francesco: “Il mondo scopra la misericordia”

“Di fronte alle voragini spirituali e morali dell’umanità, di fronte ai vuoti che si aprono nei cuori e che provocano odio e morte, solo un’infinita misericordia può darci la salvezza”. Nell’Urbi et Orbi del giorno di Pasqua, Papa Francesco indica al mondo la strada della misericordia per superare i conflitti, i drammi e le emarginazioni del nostro tempo. Perché davvero Cristo è risorto, e “la sua Resurrezione realizza pienamente la profezia del salmo: la misericordia di Dio è eterna, il suo amore è per sempre, non muore mai”.  

CTV

Urbi et Orbi, il Papa: "E' Natale, non c'è posto per odio e violenza!"

"Cristo è nato per noi, esultiamo nel giorno della nostra salvezza!". Con questa invocazione Papa Francesco ha esordito affacciandosi alla Loggia centrale della Basilica Vaticana in occasione del Messaggio natalizio ai popoli e alle nazioni a cui segue la tradizionale Benedizione Urbi et Orbi.

Petrik Bohumil - Catholic News Agency

Pasqua, il Papa: "Orgoglio alimenta guerre e violenze"

Il messaggio pasquale ai popoli e alle nazioni è un'occasione per tutti i Papi per invocare la pace sul mondo. E anche Francesco non ha mancato di farlo dalla Loggia centrale della Basilica Vaticana.