“Famiglia di nazioni”, così Giovanni Paolo II definì nel 1995 in un discorso storico, le Nazioni unite. Era una novità assoluta e proprio nel momento in cui l’Onu affrontava un periodo di crisi.
“La donna non è una “replica” dell’uomo; viene direttamente dal gesto creatore di Dio” e “l’immagine della “costola” non esprime affatto inferiorità o subordinazione, ma, al contrario, che uomo e donna sono della stessa sostanza e sono complementari”. Di più. Serve la “reciprocità” per giungere alla “completezza”. E l’uomo “per trovare l'amore della donna deve prima sognarla”. Senza questi presupposti si sfocia nella “svalutazione sociale per l’alleanza stabile e generativa dell’uomo e della donna” che “è certamente una perdita per tutti. Dobbiamo riportare in onore il matrimonio e la famiglia!”. E “Dio stesso cura e protegge il suo capolavoro”.