L’Aula del Senato riprende oggi l’esame del disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili. Le votazioni dovrebbero avere inizio in corso di seduta. Ma sul provvedimento resta alto lo scontro politico, anche all’interno della stessa maggioranza di governo. Contraria la componente di Area Popolare del ministro dell’Interno Alfano. Acistampa ha chiesto conto della contrarietà del gruppo parlamentare all’ex Presidente del Senato Renato Schifani, attualmente capogruppo in Senato di AP.
Il tanto discusso disegno di legge Cirinnà che punta a regolamentare le unioni civili approda stamane nell’Aula del Senato della Repubblica. Ma il testo ha già subito un’importante frenata: questa mattina infatti è previsto solo l’incardinamento e la discussione su pregiudiziali e sospensive. Poi se ne riparlerà a partire dal 2 febbraio - dopo il Family Day del Circo Massimo – quando inizierà con le votazioni sulle pregiudiziali di costituzionalità e sulla richiesta di sospensiva (lo strumento parlamentare per ottenere la sospensione dell’esame del provvedimento). Solo allora, qualora fossero respinte sia le pregiudiziali sia la richiesta di sospensiva, si potrà iniziare a votare sui 23 articoli.