“È evidente che Papa Francesco ha fatto riferimento a determinate disposizioni statali, non certamente alla dottrina della Chiesa, molte volte riaffermata nel corso degli anni”. Lo scrive l’Arcivescovo Franco Coppola, Nunzio Apostolico in Messico, sulla sua pagina Facebook, riportando una nota interna della Segreteria di Stato.
Non c’è ancora nessun commento o precisazione ufficiale dal Vaticano sulla questione. Una frase del Papa, evidentemente rimaneggiata, in un documentario dal titolo “ Francesco.
"Per quanto riguarda l’eventuale riduzione del numero delle diocesi in Italia, la questione è all’esame delle Conferenze Episcopali regionali perché ogni singola regione ecclesiastica ha il compito di fare delle proposte mandandole alla Congregazione per i Vescovi. Ci sono tuttavia dei criteri che sono stati formulati da una Commissione episcopale i cui lavori sono iniziati negli anni addietro e si sono conclusi nel 2011. La Congregazione ci ha rimandato quei criteri per avanzare le proposte. Ci siamo dati un tempo, la fine di agosto, perché le singole Conferenze mandino alla Cei le proposte, che noi inoltreremo in Vaticano". Lo ha chiarito il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Cardinale Angelo Bagnasco, nel corso della conferenza stampa conclusiva della 69/ma Assemblea Generale inaugurata lunedì dall’intervento del Papa.
“L’Esortazione Apostolica Amoris laetitia è orientamento per un deciso rilancio della pastorale familiare, e nuovo incoraggiamento per quel discernimento e accompagnamento che ogni Pastore è da sempre chiamato a fare con saggezza secondo gli insegnamenti della Chiesa e gli orientamenti del Vescovo”. Lo ha detto il Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Cei, nella relazione che ha aperto i lavori della seconda giornata della 69/ma Assemblea Generale della Cei.
"Penso stia emergendo da tutte le parti una richiesta di maggiore partecipazione e attenzione di maggiore rispetto per coloro i quali sono stati eletti. Poi il governo avrà anche le sue logiche, le sue ragioni, ma il voto di fiducia può rappresentare spesso una sconfitta per tutti. C'è la necessità che ci sia una politica familiare molto più attenta che metta in conto l’importanza della famiglia costituita da padre, madre e figli. Il ruolo della famiglia non è sussidiario o marginale: la società deve capirlo. Non eè un tema che deve stare a cuore solo alla Chiesa, ma a tutti, alla società". Così monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, commentando la decisione del governo di porre la fiducia alla Camera dei Deputati sul ddl Cirinnà che regola le unioni civili.
Duecento copie tirate a mano, saranno un dono che il Papa farà ai Capi di Stato in visita in Vaticano, ma si potrà anche acquistare tramite la Biblioteca Vaticana per 500 euro. E’ la stampa calcografia commemorativa dell’ Anno santo della Misericordia e si chiama proprio Misericordiae vultus. Un’opera da collezione e per gli archivi storici secondo la più classica delle tradizioni che è stata presentata al pubblico dal cardinali Parolin, segretario di stato, e Bertello, presidente del Governatorato, nel Salone Sistino della Biblioteca.
“Integrare nella Chiesa non significa fare la Comunione”. Una dichiarazione di Papa Francesco che forse non piacerà a coloro che durante il Sinodo sulla famiglia hanno tentato di far dire al Papa qualcosa che non pensa.
Il Presidente della Cei, Cardinale Angelo Bagnasco, interviene sull’iter del disegno di legge Cirinnà che punta alla regolamentazione delle unioni civili, attualmente all’esame dell’Aula del Senato.
Ieri al Circo Massimo, a Roma, il Family Day. Tra le centinaia di migliaia di manifestanti anche diversi esponenti del mondo politico. Tra loro anche Gianluca Galletti, Ministro dell’Ambiente del Governo Renzi. Unico esponente dell’esecutivo che ha partecipato al raduno. Acistampa lo ha intervistato.
La “famiglia – tesoro inesauribile e patrimonio universale – sia tutelata, promossa e sostenuta da politiche veramente incisive e consistenti: sono la condizione per aiutare – come già avviene in altri Paesi – la nascita dei figli che – come ha detto Papa Francesco – non sono un problema di biologia riproduttiva; tra l’altro, una società avara di generazione, che non ama circondarsi di figli, che li considera soprattutto una preoccupazione, un peso, un rischio, è una società depressa. Per questa ragione, come abbiamo rilevato altre volte, l’indice di natalità è un segnale decisivo per valutare lo stato di un Paese, e pertanto dovrebbe essere da tutti meglio considerato”. Sono le parole chiare e nette pronunciate dal Presidente della Cei, il Cardinale Angelo Bagnasco, nella prolusione che ha aperto i lavori del Consiglio Episcopale Permanente.
Dopo le dichiarazioni del Cardinale Bagnasco, Presidente della Cei, in favore del Family Day del prossimo 30 gennaio definito dal porporato un “evento laicale condivisibile”, arriva anche il placet dei Vescovi del Triveneto.
“Mi auguro che ci siano parlamentari e pezzi di società che per convinzione personale sappiano prendere iniziative efficaci per impedire soluzioni pasticciate o fughe in avanti fatte passare per conquiste civili”. Parola del Segretario Generale della Cei, Monsignor Nunzio Galantino, che commenta così l'iter parlamentare del disegno di legge Cirinnà.
“Nessun’altra istituzione deve assolutamente oscurare la realtà della famiglia con delle situazioni similari” altrimenti si compromette “il futuro dell’umano. Nessun’altra forma di convivenza di nucleo familiare, pur rispettabile può oscurare o indebolire la centralità della famiglia”. Lo ha detto ieri a Genova, in occasione della solennità dell’Epifania, il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana Cardinale Angelo Bagnasco.
E’ ripresa ieri in Commissione Giustizia del Senato della Repubblica la discussione del provvedimento per la regolamentazione delle unioni civili, meglio noto come ddl Cirinnà. In vista del rush finale, il Vescovo di Acqui Terme, Monsignor Piergiorgio Micchiardi, ha scritto una lettera ai senatori eletti nel territorio della sua diocesi.
Il dibattito sulle unioni civili in Italia torna vivo a qualche settimana dalla discussione nell’aula del Senato del cosiddetto ddl Cirinnà. E tocca al Presidente della Conferenza Episcopale Italiana capeggiare il fronte della difesa della famiglia.
L’Europa? Usa una “certa giurisprudenza” per farsi “soggetto etico, nel tentativo di imporre a colpi di sentenze alcuni valori e scelte specifiche, non solo al posto della politica, ma volendo condizionare anche la testa delle persone”.
Una sentenza della Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo condanna l’Italia per il mancato riconoscimento delle unioni omosessuali. Ma il Movimento per la vita precisa: “Sulle unioni civili si continua a rimestare nell’equivoco”. Infatti, spiegano da Lungotevere dei Vallati, la Corte “condanna l’Italia ma non chiede le nozze gay”.
La Conferenza Episcopale Italiana torna a criticare la scelta del governo, confermata ieri dal Presidente del Consiglio Renzi, di procedere a legiferare in tempi rapidi in materia di unioni civili.
Il Cardinale Bagnasco riconosce che il sì irlandese "fotografa una rivoluzione culturale che riguarda tutti", la Chiesa deve riflettere "per capire cosa correggere nell'approccio" ribadendo tuttavia che i cattolici credono "nella famiglia che nasce dall'unione stabile tra un uomo e una donna, potenzialmente aperta alla vita".
Il testo approvato - attacca mons. Galantino - è "una forzatura ideologica", l'auspicio è che "questa proposta non vada avanti".