Nel discorso in lingua italiana, il Papa, continuando il ciclo di catechesi su “I vizi e le virtù”, incentra la sua riflessione sulla "tristezza". Per Francesco è da intendere come "un abbattimento dell’animo, un’afflizione costante che impedisce all’uomo di provare gioia per la propria esistenza".
“Domani, in Italia, si celebra la Giornata Nazionale Vittime Civili di Guerra. Al ricordo orante per quanti sono deceduti nei due conflitti mondiali, associamo anche i tanti – troppi – civili, vittime inermi delle guerre che purtroppo insanguinano ancora il nostro pianeta, come accade in Medio Oriente e in Ucraina. Il loro grido di dolore possa toccare i cuori dei responsabili delle Nazioni e suscitare progetti di pace”. Questo è l’appello di Papa Francesco nel saluto in lingua italiana dell’Udienza generale.
Il Papa, continuando il ciclo di catechesi su “I vizi e le virtù”, incentra la sua riflessione sul tema "L’ira". "È un vizio particolarmente tenebroso, ed è forse il più semplice da individuare da un punto di vista fisico. La persona dominata dall’ira difficilmente riesce a nascondere questo impeto: lo riconosci dalle mosse del suo corpo, dall’aggressività, dal respiro affannoso, dallo sguardo torvo e corrucciato", dice Papa Francesco durante l'Udienza Generale in Aula Paolo VI.
Il Papa, continuando il nuovo ciclo di catechesi su “I vizi e le virtù”, incentra la sua riflessione sul tema "La lussuria". In Aula Paolo VI il Pontefice afferma che il secondo “demone”, vizio, che sta sempre accovacciato alla porta del cuore è quello della lussuria.
Papa Francesco ha ricevuto in Udienza questa mattina la Delegazione del Gruppo DIALOP (Transversal Dialogue Project), da molti anni impegnati per la promozione del bene comune attraverso il dialogo tra socialisti/marxisti e cristiani.
Il Papa continua il nuovo ciclo di catechesi su “I vizi e le virtù”, incentrando la sua riflessione sul tema "La gola". In Aula Paolo VI con i fedeli presenti il Pontefice si sofferma sul vizio della gola.
Anche durante la prima udienza generale di questo 2024 Papa Francesco non dimentica i popoli che soffrono a causa della guerra e delle persecuzioni.
Nella prima udienza generale di questo 2024 il Papa offre ai pellegrini e ai fedeli in Aula Paolo VI un nuovo testo per riflettere su "I vizi e le virtù”. In particolare Papa Francesco si sofferma sul tema "Il Combattimento spirituale".
Il Papa, conclude il ciclo di catechesi su "La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente" e incentra la sua ultima meditazione sul tema: “Effatà, apriti Chiesa!”. Il nome deriva proprio dal segno prodigioso compiuto da Gesù su un sordomuto.
Non manca l'appello per la pace anche durante questa udienza generale, in cui il Papa non è proprio al massimo della sua forma. Tanto da far leggere tutti i testi della catechesi a Monsignor Filippo Ciampanelli in Aula Paolo VI. Ma Francesco, con la sua voce, rivolge ancora una volta il suo pensiero ad Israele, Palestina e Ucraina.
Papa Francesco torna in Aula Paolo VI per l'Udienza Generale. Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi "La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente", incentra la sua meditazione sul tema “L’annuncio è per l’oggi”. "L’annuncio cristiano è gioia ed è per tutti; vediamo oggi un terzo aspetto: esso è per l’oggi", inizia così la catechesi. Ma anche questa mattina, a causa dei suoi problemi di salute, Ppaa Francesco non ha letto il testo, ma ha affidato la lettura Monsignor Filippo Ciampanelli.
L’annuncio è gioia per tutti. Questo il cuore dell'Udienza Generale di oggi. Francesco, continuando il ciclo di catechesi sulla "passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente", sottolinea che "quando incontriamo veramente il Signore Gesù, lo stupore di questo incontro pervade la nostra vita e chiede di essere portato al di là di noi. Questo Egli desidera, che il suo Vangelo sia per tutti".
"Pensiamo e preghiamo per i popoli che soffrono la guerra, non dimentichiamo la martoriata Ucraina e pensiamo al popolo palestinese israleiano". E' questo l'ennesimo appello di pace di Papa Francesco durante i saluti in lingua italiana dell'Udienza Generale.
Il Papa, continuando il ciclo di catechesi "La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente", incentra la sua meditazione sulla figura di “Madeleine Delbrêl" per spiegare "la gioia della fede tra i non credenti".
Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi "La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente", incentra la sua meditazione sui due fratelli dell'Oriente cristiano, “I Santi Cirillo e Metodio, apostoli degli Slavi”.
É Charles de Foucauld, il santo che oggi Papa Francesco prende come modello di "carità nella vita nascosta” nella catechesi della udienza generale che si è svolta in Piazza San Pietro.
Nei saluti in lingua italiana il pensiero del Papa è rivolto subito al Medio Oriente. L'appello per la pace di Papa Francesco è intenso e sentito. Il Pontefice chiede anche ad Hamas di rilasciare gli ostaggi.
Nel discorso in lingua italiana il Papa, riprendendo il ciclo di catechesi "La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente", incentra la sua meditazione sul tema “Santa Giuseppina Bakhita: testimone della forza trasformatrice del perdono di Cristo”. E' lei la protagonista dell'Udienza generale odierna in Piazza San Pietro, la santa sudanese per eccellenza.
Durante i saluti in lingua italiana il Papa rivolge il suo pensiero alla Libia e al Marocco, paesi messi a dura prova il primo dalle forti inondazioni e il secondo dal terremoto.
Il Papa, riprendendo il ciclo di catechesi "La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente", incentra la sua meditazione sul tema “Il Beato José Gregorio Hernández Cisneros, medico dei poveri e apostolo di pace”. "Continuiamo a incontrare dei testimoni appassionati dell’annuncio del Vangelo", dice il Papa raccontando la storia di questo laico dell'America Latina.