Dal 6 all’8 aprile per i giovani che lo desiderano è possibile vivere le celebrazioni di Pasqua con la comunità dei seminaristi
Alcune chiese romane sono particolarmente legate ai riti della Pasqua anche se il Papa ormai non vi si reca più per i riti della Settimana Santa.
Papa Francesco presiede stamane la Messa crismale del Giovedì Santo: insieme al Pontefice concelebrano alcuni Cardinali e Vescovi, i Superiori della Segreteria di Stato e i Membri del Consiglio presbiteriale della Diocesi di Roma.
Una Settimana Santa a porte chiuse quella che abbiamo vissuto e che rimarrà sicuramente nella storia. Una Settimana Santa e una Pasqua che ha messo e mette a dura prova i credenti che seguono i vari riti da casa attraverso diversi mezzi di comunicazione. Quindi nessuna lavanda dei piedi, né processioni né veglie di Pasqua nelle Chiese. A celebrare sacerdoti e vescovi ma senza concorso di popolo.
Tre preghiere di Gesù nella Passione, tre temi per la udienza generale di Papa Francesco.
La Pasqua rappresenta per i cristiani il centro e il cuore di tutto l’anno liturgico. Si tratta della festa più importante e che culminerà, successivamente, con la festività dell’Ascensione, 50 giorni dopo e la solennità della Pentecoste. Ogni diocesi, in questi giorni ha diffuso il calendario delle iniziative. Ecco il programma di alcune.
Fare convergere nelle parrocchie le celebrazioni per il Triduo Pasquale, evitare che la Veglia Pasquale sia riservata a gruppi particolari, valorizzare il sacramento della Riconciliazione. Sono le disposizioni per il Triduo Pasquale contenute nel documento messo a punto dal Consiglio episcopale della Diocesi di Roma in cui sono raccolti alcuni criteri teologici e pastorali che guidano le celebrazioni per il Triduo Pasquale.
Tra pochi giorni inizia la Quaresima e la Santa Sede pubblica l’agenda liturgica di Papa Francesco.
Papa Francesco, nell’Udienza Generale di oggi in Piazza San Pietro, si sofferma sui giorni più importanti dell’anno liturgico per i credenti: quelli del Triduo Pasquale. “Qual è la festa più importante della nostra fede? – esordisce il Papa a braccio - io fino a 15 anni credevo fosse il Natale. Invece la Pasqua è la festa più importante, perché è la festa dell’amore di Dio per noi”.
Inizia il 25 marzo 2018 con la Domenica delle Palme e la XXXIII Giornata Mondiale della Gioventù sul tema: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio” (Lc 1,30) La Settimana Santa.
La Croce è “simbolo dell’amore divino e dell’ingiustizia umana, strumento di morte e via di risurrezione, segno dell’obbedienza ed emblema del tradimento, patibolo della persecuzione e vessillo della vittoria”. Lo ha detto il Papa recitando la preghiera conclusiva della Via Crucis del Venerdì Santo presieduta al Colosseo.
Ha il "cuore addolorato" per gli attentati a Bruxelles" e chiede la conversione per coloro che sono "accecati dal fondamentalismo crudele". Il riferimento del Papa ai fatti di Bruxelles arriva al termine dei saluti, prima di rivolgersi ai pellegrini italiani. "Ci sia un’unanime condanna - è l'appello del Papa - di questi crudeli abomini che stanno causando solo morte terrore e orrore. A tutti chiedo di perseverare nella preghiera e nel chiedere al Signore, in questa Settimana Santa, di confortare i cuori afflitti e di convertire il cuore di queste persone accecate dal fondamentalismo crudele".
Il triduo pasquale “centro della fede e della vita della Chiesa” e “occasione per entrare pienamente nel mistero della morte e risurrezione di Gesù”.