All’inizio di ogni anno i Tribunali ecclesiastici inaugurano l’Anno Giudiziario per fare il punto della situazione e dare i dati relativi alle cause introdotte e pendenti. Quest’anno la loro inaugurazione riveste una particolare attenzione dopo la promulgazione, nel settembre 2015, della riforma voluta da papa Francesco con il Motu Proprio Mitis Iudex Dominus Iesus, e con la quale ha istituito, fra l’altro, un “processo più breve” davanti al vescovo diocesano, in aggiunta a quello documentale precedentemente vigente, “da applicarsi nei casi in cui l’accusata nullità del matrimonio è sostenuta da argomenti particolarmente evidenti”. “La carità e la misericordia esigono che la stessa Chiesa come madre si renda vicina ai figli che si considerano separati”, ha scritto il papa nel testo.
I temi sono tanti, dalle questioni sulla famiglia al problema del lavoro e della accoglienza di migranti fino, ovviamente, alla organizzazione del Giubileo e del Convegno di Firenze dove ancora una volta il Papa incontrerà la realtà della Chiesa in Italia.