"Spero che la lotta contro la tratta di esseri umani prenda in maggior considerazione anche una serie di realtà più ampie, come l’uso responsabile della tecnologia e dei social media e la necessità di una rinnovata visione etica della vita politica, economica e sociale, incentrata non sul profitto ma sulle persone".
La speranza di Papa Francesco è che i giovani che sono testimoni reali della tratta parlino al Sinodo dei giovani, e ha chiesto loro che chiedano direttamente di partecipare al pre-sinodo del 19 marzo. Perché la sensibilizzazione è la chiave per combattere la tratta delle persone, e il Sinodo può essere il luogo di un messaggio ai governi, secondo il pontefice.
Una Chiesa i cui tutti i popoli trovano spazio. E’ l’immagine che il Papa evoca nell’incontro all’Instituto de Educación Superior Tecnológico Público Jorge Basadre è un istituto tecnico-professionale fondato nel 1980 con la popolazione di Puerto Maldonado, non solo originari.
“Una delle più dolorose di queste ferite aperte è la tratta di esseri umani, una moderna forma di schiavitù, che viola la dignità, dono di Dio, in tanti nostri fratelli e sorelle e costituisce un vero crimine contro l’umanità”. Sono le parole di Papa Francesco ai partecipanti alla seconda Assemblea di “RENATE” (Religious in Europe Networking Against Trafficking and Exploitation). Il Pontefice li ha ricevuti nella mattinata nella Sala Clementina.
Le Olimpiadi di sa sono una grande opportunità per le nazioni che le ospitano, ma anche una sfida, specialmente se il paese ospite vive situazioni di degrado e turismo sessuale. E’ in casi come questo che entra in gioco l’impegno delle religiose della rete contro la tratta Thalita Kum.
Si apre oggi il secondo incontro di coordinamento della Rete internazionale della vita consacrata contro la tratta di persone presso la sede UISG (Unione Internazionale delle Superiore Generali), in piazza Ponte Sant’Angelo 28 a Roma.