"Vorrei sottolineare due aspetti della vostra collaborazione alla missione del Papa. Il primo è la promozione dell’unità. Purtroppo, vediamo anche ai nostri giorni come l’unità della Chiesa sia ferita dalla divisione. E il diavolo è specialista nel lottare contro l’unità, lui è uno specialista". Lo ha detto il Papa, ricevendo stamane in udienza i membri della Papal Foundation.
Dopo circa dieci anni a cinque rapporti sui progressi, MONEYVAL, il comitato del Consiglio d’Europa che valuta come i Paesi aderenti rispondano agli standard internazionali antiriciclaggio, ha stabilito che il sistema della Santa Sede verrà da ora in poi sottoposto a controllo regolare. Lo si legge nel rapporto annuale del Comitato, che include valutazioni su tutte le ispezioni di MONEYVAL, e la notizia è stata accolta con un certo trionfalismo.
L’istituzione di un registro centrale presso l’Autorità di Informazione Finanziaria, per individuare tempestivamente chi compie transazioni finanziarie, è la sola, vera novità delle modifiche alla legge 18 dell’ottobre 2013 in materia di trasparenza, vigilanza e informazione finanziarie. Le modifiche sono state pubblicate oggi in un bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, accompagnate da una intervista a Carmelo Barbagallo, direttore dell’Autorità.
Comincia oggi in Vaticano la on site vsiti dei valutatori di Moneyval, il Comitato del Consiglio d’Europa che valuta l’aderenza dei Paesi membri agli standard finanziari internazionali. Gli ispettori resteranno in Vaticano fino al prossimo 13 ottobre, delineando il quarto rapporto sui progressi del percorso della Santa Sede.
La Santa Sede non è un Paese finanziariamente a rischio. I rischi sono connessi principalmente alle attività internazionali e transfrontaliere, non sono provocati dalla cornice legale, che è adeguata, anche se prima delle riforme fatte in tema di trasparenza finanziaria era più vulnerabile.
È stato rinviato a giudizio “un ex presidente dello IOR nonché un legale di sua fiducia per i reati di peculato ed autoriciclaggio”. La comunicazione è stata diffusa sul sito dell’Istituto delle Opere di Religione lo scorso 26 febbraio, un po’ in sordina, senza che venisse diffusa attraverso un comunicato stampa.
La Santa Sede passa ancora una volta l’esame di MONEYVAL, il comitato del Consiglio d’Europa che valuta il sistema di prevenzione al riciclaggio e al finanziamento al terrorismo dei Paesi che partecipano alle valutazioni. Il rapporto sui progressi in materia di prevenzione al riciclaggio e del finanziamento al terrorismo è stato approvato lo scorso 6 dicembre a Strasburgo.
Un utile di 16,1 milioni di euro, la chiusura di 4935 posizioni (come anticipato nel rapporto dell’Autorità di Informazione Finanziaria) e una serie di migliorie che continuano nel processo di trasparenza: il rapporto dell’Istituto delle Opere di Religione, spesso erroneamente chiamata “banca vaticana”, racconta di un sistema che si continua a migliorare. E lo hanno voluto raccontare, in una inedita tavola rotonda con Osservatore Romano e Radio Vaticana, gli stessi vertici dell’Istituto, il presidente Jean Baptiste de Franssu e il direttore generale Gianfranco Mammì.
Nuove norme per l’amministrazione dei beni delle Cause di Beatificazione e canonizzazione. Papa Francesco le ha approvate lo scorso 4 marzo e ne ha dato attuazione con un rescriptu ex audientia al Cardinal Parolin, Segretario di Stato vaticano. Come di consueto, le norme sono approvate ad experimentum per tre anni, prima della loro adozione definitiva. In generale, rendono più trasparente l’amministrazione finanziaria della cause dei Santi; danno più responsabilità ai vescovi locali, chiamati ad approvarne i bilanci; introducono la figura dell’amministratore della cause, ruolo che prima era inglobato in quello del postulatore.